Terremoto di magnitudo ML 1.5 del 28-01-2023 ore 09:56:09 (Italia) in zona: 4 km W Cesenatico (FC)

Un terremoto di magnitudo ML 1.5 è avvenuto nella zona: 4 km W Cesenatico (FC), il

  • 28-01-2023 08:56:09 (UTC)
  • 28-01-2023 09:56:09 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.2020, 12.3470 ad una profondità di 23 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cesenatico FC 4 25796 25796
Cervia RA 7 28940 54736
Gambettola FC 9 10660 65396
Gatteo FC 11 9068 74464
Bellaria-Igea Marina RN 11 19519 93983
Cesena FC 11 96758 190741
San Mauro Pascoli FC 12 11690 202431
Savignano sul Rubicone FC 13 17766 220197
Montiano FC 14 1716 221913
Longiano FC 14 7126 229039
Santarcangelo di Romagna RN 17 22089 251128
Forlimpopoli FC 18 13290 264418
Bertinoro FC 18 11059 275477
Roncofreddo FC 18 3386 278863
Borghi FC 19 2843 281706

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a NE di Cesena (96758 abitanti)
23 Km a NW di Rimini (147750 abitanti)
24 Km a E di Forlì (117913 abitanti)
27 Km a SE di Ravenna (159116 abitanti)
38 Km a E di Faenza (58541 abitanti)
53 Km a E di Imola (69797 abitanti)
56 Km a NW di Pesaro (94582 abitanti)
67 Km a NW di Fano (60888 abitanti)
86 Km a E di Bologna (386663 abitanti)
90 Km a NE di Arezzo (99543 abitanti)
91 Km a SE di Ferrara (133155 abitanti)
100 Km a E di Firenze (382808 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.5 2023-01-28
08:56:09
44.2017 12.3467 23 2023-01-28
09:06:55
Sala Sismica INGV-Roma 113849441
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-28 08:56:09 ± 0.23
Latitudine 44.2017 ± 0.0135
Longitudine 12.3467 ± 0.0125
Profondità (km) 23 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113849441

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1410
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 841
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 19
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1410.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 153
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 22
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.29
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.69518
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 14
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113849441
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-28 09:06:55
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
GU.CANO.HHZ. 2023-01-28T08:56:57.85 3.0 undecidable manual Pn -0.4 0
IV.ZEN8.EHZ. 2023-01-28T08:56:46.70 3.0 undecidable manual Pg 0.45 0
ST.PANI.EHZ. 2023-01-28T08:56:44.01 3.0 positive manual Pn -5.07 0
IV.PIEI.HHZ. 2023-01-28T08:56:32.71 0.6 undecidable manual S 168 0.6790 101 0.73 43
IV.MPAG.EHZ. 2023-01-28T08:56:31.40 0.3 undecidable manual S 152 0.6448 101 0.43 72
IV.PARC.HHZ. 2023-01-28T08:56:28.65 0.6 undecidable manual S 188 0.5585 103 0.18 52
IV.OSSC.HHZ. 2023-01-28T08:56:27.70 3.0 undecidable manual P -0.84 0
IV.LMD.HHZ. 2023-01-28T08:56:26.39 0.3 undecidable manual S 255 0.4748 106 0.31 78
IV.SFI.EHZ. 2023-01-28T08:56:25.80 0.3 undecidable manual S 231 0.4658 106 -0.01 82
IV.MPAG.EHZ. 2023-01-28T08:56:22.04 1.0 positive manual P 152 0.6448 101 0.3 25
IV.BADI.EHZ. 2023-01-28T08:56:22.35 0.1 undecidable manual P 186 0.6952 100 -0.24 100
IV.PIEI.HHZ. 2023-01-28T08:56:21.94 0.3 undecidable manual P 168 0.6790 101 -0.38 73
IV.PARC.HHZ. 2023-01-28T08:56:20.14 0.3 undecidable manual P 188 0.5585 103 -0.15 79
IV.LMD.HHZ. 2023-01-28T08:56:18.88 0.3 undecidable manual P 255 0.4748 106 -0.03 82
IV.SFI.EHZ. 2023-01-28T08:56:18.65 0.3 undecidable manual P 231 0.4658 106 -0.11 80
Y1.T1756.HNZ. 2023-01-28T08:56:18.89 0.3 undecidable manual S 231 0.2257 126 -0.46 78
IV.BRIS.HHZ. 2023-01-28T08:56:18.49 0.3 undecidable manual P 273 0.4164 109 0.54 75
IV.BLLA.EHZ. 2023-01-28T08:56:16.76 0.6 undecidable manual S 123 0.1061 149 -0.16 58
Y1.T1718.HNZ. 2023-01-28T08:56:16.90 0.3 undecidable manual S 330 0.0674 159 0.48 80
Y1.T1756.HNZ. 2023-01-28T08:56:14.80 0.3 undecidable manual P 231 0.2257 126 -0.22 83
Y1.T1718.HNZ. 2023-01-28T08:56:13.30 0.3 undecidable manual P 330 0.0674 159 -0.03 89
IV.BLLA.EHZ. 2023-01-28T08:56:13.17 0.3 undecidable manual P 123 0.1061 149 -0.45 82
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.LMD.HHN. ML:1.5 0.00007305 1 AML other m 2023-01-28T08:56:28.72
IV.LMD.HHE. ML:1.8 0.00013000000000000002 0.22 AML other m 2023-01-28T08:56:28.29
IV.SFI.EHE. ML:1.4 0.00005473165500000001 0.2048 AML other m 2023-01-28T08:56:26.95
IV.SFI.EHN. ML:1.3 0.000050978195000000006 0.1408 AML other m 2023-01-28T08:56:27.29
IV.SFI.HNE. ML:1.5 0.000067863835 0.4032 AML other m 2023-01-28T08:56:25.37
IV.SFI.HNN. ML:1.8 0.00015620305 0.992 AML other m 2023-01-28T08:56:23.66
IV.PARC.HHE. ML:1.3 0.000036869890000000004 1.0816 AML other m 2023-01-28T08:56:28.28
IV.PARC.HHN. ML:0.7 0.000008165520000000001 0.1344 AML other m 2023-01-28T08:56:29.45
IV.PIEI.HHE. ML:1.5 0.000043315455000000006 1.0816 AML other m 2023-01-28T08:56:33.72
IV.PIEI.HHN. ML:1.3 0.000032128795 2.4832 AML other m 2023-01-28T08:56:33.88
IV.PIEI.HNE. ML:1.8 0.00010127639 0.672 AML other m 2023-01-28T08:56:32.70
IV.PIEI.HNN. ML:1.9 0.000111320315 0.8192 AML other m 2023-01-28T08:56:32.91
IV.MPAG.HNE. ML:3.1 0.0018553505 2.6368 AML other m 2023-01-28T08:56:31.87
IV.MPAG.HNN. ML:2.8 0.0008881791500000001 1.0304 AML other m 2023-01-28T08:56:31.88
IV.MPAG.EHE. ML:1.6 0.00006250517 1.7408 AML other m 2023-01-28T08:56:32.64
IV.MPAG.EHN. ML:1.3 0.00003050829 1.3824 AML other m 2023-01-28T08:56:31.00
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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