Terremoto di magnitudo ML 0.6 del 25-03-2023 ore 06:24:48 (UTC) in zona: 4 km W Sestino (AR)

Un terremoto di magnitudo ML 0.6 è avvenuto nella zona: 4 km W Sestino (AR), il

  • 25-03-2023 06:24:48 (UTC)
  • 25-03-2023 07:24:48 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.6950, 12.2540 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sestino AR 4 1355 1355
Borgo Pace PU 5 606 1961
Badia Tedalda AR 6 1087 3048
Mercatello sul Metauro PU 9 1378 4426
Belforte all'Isauro PU 10 769 5195
Carpegna PU 12 1674 6869
Frontino PU 13 293 7162
Sant'Angelo in Vado PU 13 4133 11295
Casteldelci RN 13 407 11702
Piandimeleto PU 14 2167 13869
Pennabilli RN 14 2869 16738
Lunano PU 16 1527 18265
Pietrarubbia PU 16 660 18925
Sansepolcro AR 17 15884 34809
Pieve Santo Stefano AR 17 3183 37992
San Giustino PG 17 11297 49289
Montecopiolo PU 18 1128 50417
Sant'Agata Feltria RN 19 2151 52568
Macerata Feltria PU 20 1990 54558
Peglio PU 20 696 55254

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
39 Km a NE di Arezzo (99543 abitanti)
48 Km a SW di Rimini (147750 abitanti)
49 Km a S di Cesena (96758 abitanti)
58 Km a W di Pesaro (94582 abitanti)
61 Km a S di Forlì (117913 abitanti)
64 Km a W di Fano (60888 abitanti)
66 Km a N di Perugia (166134 abitanti)
72 Km a SE di Faenza (58541 abitanti)
81 Km a E di Firenze (382808 abitanti)
81 Km a S di Ravenna (159116 abitanti)
85 Km a SE di Imola (69797 abitanti)
85 Km a E di Siena (53903 abitanti)
86 Km a E di Scandicci (50609 abitanti)
90 Km a NW di Foligno (57155 abitanti)
95 Km a E di Prato (191150 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.6 2023-03-25
06:24:48
43.6953 12.2538 10 2023-03-25
09:06:53
Sala Sismica INGV-Roma 115716171
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-25 06:24:48 ± 0.39
Latitudine 43.6953 ± 0.0180
Longitudine 12.2538 ± 0.0224
Profondità (km) 10 (operator assigned)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115716171

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 2050
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1780
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 352
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2050.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 295
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.37
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.04766
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.33185
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

ML:0.6

Campo Valore
Valore 0.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115716171
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-25 09:06:53
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.ATBU.HNZ. 2023-03-25T06:25:00.47 0.6 undecidable manual S 136 0.3058 50 0.55 42
IV.ATVO.HHE. 2023-03-25T06:25:00.55 0.3 undecidable manual S 160 0.3318 50 -0.14 69
IV.ATPC.HNZ. 2023-03-25T06:24:58.19 0.6 undecidable manual S 146 0.2599 50 -0.37 45
IV.PIEI.HHZ. 2023-03-25T06:24:57.90 0.6 undecidable manual S 128 0.2581 50 -0.61 42
IV.BADI.EHZ. 2023-03-25T06:24:56.24 0.3 undecidable manual S 182 0.1853 116 0.14 71
IV.ATVO.HHE. 2023-03-25T06:24:55.87 0.6 undecidable manual P 160 0.3318 50 0.48 43
IV.ATBU.HNZ. 2023-03-25T06:24:55.47 0.6 undecidable manual P 136 0.3058 50 0.52 43
IV.ATPC.HNZ. 2023-03-25T06:24:54.38 0.3 undecidable manual P 146 0.2599 50 0.22 69
IV.PIEI.HHZ. 2023-03-25T06:24:53.89 0.3 undecidable manual P 128 0.2581 50 -0.25 69
IV.BADI.EHZ. 2023-03-25T06:24:53.06 0.1 undecidable manual P 182 0.1853 116 0.32 92
IV.PARC.HHZ. 2023-03-25T06:24:51.13 0.3 undecidable manual S 193 0.0477 152 -0.95 56
IV.PARC.HHZ. 2023-03-25T06:24:50.44 0.1 undecidable manual P 193 0.0477 152 0.02 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.BADI.EHE. ML:0.8 0.00005111776 0.3584 AML other m 2023-03-25T06:24:57.57
IV.BADI.EHN. ML:0.6 0.00003164536 0.2784 AML other m 2023-03-25T06:24:57.17
IV.PIEI.HHE. ML:0.5 0.000012817855 0.1216 AML other m 2023-03-25T06:24:58.51
IV.PIEI.HHN. ML:0.3 0.000011557264000000002 0.1216 AML other m 2023-03-25T06:24:58.12
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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