Terremoto di magnitudo ML 0.4 del 26-03-2023 ore 04:13:02 (Italia) in zona: 4 km NW Bordano (UD)

Un terremoto di magnitudo ML 0.4 è avvenuto nella zona: 4 km NW Bordano (UD), il

  • 26-03-2023 02:13:02 (UTC)
  • 26-03-2023 04:13:02 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.3350, 13.0660 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bordano UD 4 754 754
Cavazzo Carnico UD 4 1052 1806
Amaro UD 5 823 2629
Venzone UD 6 2117 4746
Trasaghis UD 6 2227 6973
Verzegnis UD 8 863 7836
Gemona del Friuli UD 9 10964 18800
Osoppo UD 9 2936 21736
Tolmezzo UD 9 10440 32176
Montenars UD 12 538 32714
Artegna UD 12 2885 35599
Moggio Udinese UD 13 1714 37313
Resiutta UD 14 309 37622
Vito d'Asio PN 14 769 38391
Villa Santina UD 14 2233 40624
Lauco UD 14 729 41353
Forgaria nel Friuli UD 14 1786 43139
Zuglio UD 14 595 43734
Magnano in Riviera UD 14 2336 46070
Buja UD 15 6563 52633
Arta Terme UD 16 2171 54804
Clauzetto PN 16 380 55184
Majano UD 17 5945 61129
Preone UD 17 246 61375
Enemonzo UD 17 1319 62694
Lusevera UD 17 643 63337
Treppo Grande UD 17 1708 65045
Tarcento UD 18 9012 74057
Raveo UD 19 458 74515
Ragogna UD 19 2909 77424
Resia UD 19 1033 78457
Pinzano al Tagliamento PN 19 1525 79982
Castelnovo del Friuli PN 19 880 80862
Colloredo di Monte Albano UD 20 2223 83085
San Daniele del Friuli UD 20 8013 91098

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
53 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
94 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
98 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.4 2023-03-26
02:13:02
46.3347 13.0663 9 2023-03-26
02:50:47
Sala Sismica INGV-Roma 115738151
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-26 02:13:02 ± 0.19
Latitudine 46.3347 ± 0.0054
Longitudine 13.0663 ± 0.0065
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115738151

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 579
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 141
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 342
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 580.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 103
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.21
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.02698
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.22123
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

ML:0.4

Campo Valore
Valore 0.4
Incertezza 0.5
Num. stazioni usate 18
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115738151
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-26 02:50:47
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.PTCC.HHZ. 2023-03-26T02:13:11.25 0.3 undecidable manual S 70 0.2113 111 -0.26 72
NI.PALA.HHZ. 2023-03-26T02:13:08.53 0.3 undecidable manual S 228 0.1331 121 -0.26 73
OX.PLRO.HHZ. 2023-03-26T02:13:08.47 1.0 positive manual P 15 0.2212 110 0.43 23
RF.GEPF.HHZ. 2023-03-26T02:13:07.07 0.3 undecidable manual S 140 0.0782 136 -0.05 77
IV.PTCC.HHZ. 2023-03-26T02:13:07.75 0.6 negative manual P 70 0.2113 111 -0.08 50
OX.FUSE.HHZ. 2023-03-26T02:13:07.39 0.3 undecidable manual S 331 0.0908 132 -0.1 76
OX.BOO.HHE. 2023-03-26T02:13:06.10 0.3 undecidable manual S 124 0.0270 162 0.02 79
NI.PALA.HHZ. 2023-03-26T02:13:06.29 0.6 undecidable manual P 228 0.1331 121 0.03 51
NI.VINO.HHZ. 2023-03-26T02:13:06.78 0.1 undecidable manual P 119 0.1655 116 -0.11 100
OX.FUSE.HHZ. 2023-03-26T02:13:05.64 1.0 negative manual P 331 0.0908 132 0.13 25
RF.GEPF.HHZ. 2023-03-26T02:13:05.79 0.6 negative manual P 140 0.0782 136 0.5 47
OX.BOO.HHE. 2023-03-26T02:13:04.95 0.1 undecidable manual P 124 0.0270 162 0.26 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
RF.GEPF.HHN. ML:0.2 0.00002399428 0.08 AML other m 2023-03-26T02:13:07.83
RF.GEPF.HHE. ML:0.4 0.000037049575000000003 0.12 AML other m 2023-03-26T02:13:07.79
OX.FUSE.HHN. ML:0.2 0.000020651795 0.1408 AML other m 2023-03-26T02:13:08.48
OX.FUSE.HHE. ML:0.2 0.000020585 0.46 AML other m 2023-03-26T02:13:09.38
OX.FUSE.HNE. ML:0.0 0.000015906903 0.1008 AML other m 2023-03-26T02:13:08.38
OX.FUSE.HNN. ML:0.2 0.000018930116 0.16 AML other m 2023-03-26T02:13:08.34
NI.PALA.HHE. ML:0.9 0.00007848933499999999 0.08 AML other m 2023-03-26T02:13:09.15
NI.PALA.HHN. ML:0.8 0.000066050595 0.1008 AML other m 2023-03-26T02:13:08.85
NI.VINO.HHE. ML:0.3 0.00001692169575 1.9616 AML other m 2023-03-26T02:13:06.05
NI.VINO.HHN. ML:0.3 0.000014405560000000002 0.56 AML other m 2023-03-26T02:13:12.59
NI.VINO.HNE. ML:3.1 0.009731159999999999 0.52 AML other m 2023-03-26T02:13:06.68
NI.VINO.HNN. ML:3.1 0.011466318999999999 0.5616 AML other m 2023-03-26T02:13:11.91
IV.PTCC.HHE. ML:-0.1 0.0000036081775 0.12 AML other m 2023-03-26T02:13:12.61
IV.PTCC.HHN. ML:-0.1 0.0000061153435 0.4416 AML other m 2023-03-26T02:13:08.32
OX.PLRO.HNE. ML:1.1 0.000076057545 0.6592 AML other m 2023-03-26T02:13:22.57
OX.PLRO.HNN. ML:1.1 0.00008545821399999999 0.7392 AML other m 2023-03-26T02:13:20.10
OX.PLRO.HHE. ML:0.4 0.00001625416 0.32 AML other m 2023-03-26T02:13:12.53
OX.PLRO.HHN. ML:0.5 0.000019572184999999998 0.2784 AML other m 2023-03-26T02:13:12.39
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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