Terremoto di magnitudo ML 1.8 del 28-03-2023 ore 03:11:19 (UTC) in zona: 2 km N Provvidenti (CB)

Un terremoto di magnitudo ML 1.8 è avvenuto nella zona: 2 km N Provvidenti (CB), il

  • 28-03-2023 03:11:19 (UTC)
  • 28-03-2023 05:11:19 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.7380, 14.8190 ad una profondità di 21 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Provvidenti CB 2 119 119
Casacalenda CB 2 2135 2254
Morrone del Sannio CB 4 587 2841
Ripabottoni CB 5 514 3355
Lupara CB 8 505 3860
Guardialfiera CB 8 1065 4925
Castellino del Biferno CB 8 545 5470
Castelbottaccio CB 9 312 5782
Montorio nei Frentani CB 10 437 6219
Bonefro CB 10 1384 7603
Larino CB 11 6793 14396
Montelongo CB 11 365 14761
Lucito CB 11 696 15457
Petrella Tifernina CB 11 1170 16627
Civitacampomarano CB 12 417 17044
Campolieto CB 12 839 17883
San Giuliano di Puglia CB 13 1042 18925
Sant'Elia a Pianisi CB 14 1818 20743
Castelmauro CB 14 1505 22248
Monacilioni CB 14 523 22771
Santa Croce di Magliano CB 15 4435 27206
Colletorto CB 15 1938 29144
Montagano CB 16 1086 30230
Rotello CB 16 1212 31442
Acquaviva Collecroce CB 16 672 32114
Matrice CB 16 1115 33229
Palata CB 17 1726 34955
San Giovanni in Galdo CB 18 580 35535
Limosano CB 18 768 36303
Macchia Valfortore CB 18 576 36879
Pietracatella CB 18 1375 38254
Ururi CB 18 2693 40947
Sant'Angelo Limosano CB 18 352 41299
Montecilfone CB 19 1348 42647
Toro CB 19 1391 44038
Ripalimosani CB 19 3114 47152
San Biase CB 19 189 47341
San Felice del Molise CB 20 634 47975
Tavenna CB 20 718 48693

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
47 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
68 Km a N di Benevento (60091 abitanti)
68 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
84 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
87 Km a SE di Chieti (51815 abitanti)
92 Km a N di Avellino (54857 abitanti)
92 Km a W di Manfredonia (57279 abitanti)
95 Km a SE di Pescara (121014 abitanti)
96 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
99 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
100 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.8 2023-03-28
03:11:19
41.7375 14.8188 21 2023-03-28
03:44:33
Sala Sismica INGV-Roma 115811631
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-28 03:11:19 ± 0.27
Latitudine 41.7375 ± 0.0342
Longitudine 14.8188 ± 0.0253
Profondità (km) 21 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115811631

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 4286
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 705
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 152
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 4290.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 237
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 24
Numero di fasi 8
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.18
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.25451
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115811631
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-28 03:44:33
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.MSRU.HHZ. 2023-03-28T03:12:52.20 3.0 undecidable manual Sg 10.62 0
IV.RIBO.EHZ.01 2023-03-28T03:12:51.14 3.0 undecidable manual Sg 3.58 0
CH.BERNI.HHZ. 2023-03-28T03:12:45.49 3.0 positive manual Pn 1.61 0
GU.GBOS.HHZ. 2023-03-28T03:12:44.40 3.0 positive manual Pn 1.48 0
GU.CANO.HHZ. 2023-03-28T03:12:39.08 3.0 undecidable manual Pn -0.07 0
IV.MPAG.EHZ. 2023-03-28T03:12:36.57 3.0 undecidable manual Sg 4.59 0
IV.ZEN8.EHZ. 2023-03-28T03:12:26.59 3.0 undecidable manual Pn -4.83 0
IV.NRCA.HHZ. 2023-03-28T03:12:14.99 3.0 undecidable manual Sg 0.36 0
IV.MSRU.HHZ. 2023-03-28T03:12:11.25 3.0 undecidable manual Pg 7.91 0
IV.MURB.HHZ. 2023-03-28T03:11:57.42 3.0 undecidable manual Pg 1.16 0
IV.CAR1.HNZ. 2023-03-28T03:11:53.34 3.0 undecidable manual Pg 1.98 0
IV.SALB.HHZ. 2023-03-28T03:11:45.80 3.0 positive manual Pg 1.65 0
IV.MOCO.HHZ. 2023-03-28T03:11:31.65 3.0 undecidable manual Sn -5.97 0
IV.LPEL.HHZ. 2023-03-28T03:11:30.49 3.0 undecidable manual P -3.86 0
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-28T03:11:30.47 0.6 undecidable manual S 221 0.2545 119 0.08 98
IV.CDRU.HHZ. 2023-03-28T03:11:30.12 3.0 undecidable manual P -4.31 0
IV.MELA.HHZ. 2023-03-28T03:11:29.86 0.6 undecidable manual S 98 0.2320 121 0.05 99
IV.GATE.HHZ. 2023-03-28T03:11:29.82 0.6 undecidable manual S 163 0.2347 121 -0.05 99
IV.CAFE.HHZ. 2023-03-28T03:11:29.93 3.0 undecidable manual Pg 0.81 0
IV.CIGN.HHZ. 2023-03-28T03:11:27.21 0.6 undecidable manual S 142 0.1052 147 0.15 100
IV.GATE.HHZ. 2023-03-28T03:11:25.22 1.0 undecidable manual P 163 0.2347 121 -0.34 47
IV.MELA.HHZ. 2023-03-28T03:11:25.65 0.6 undecidable manual P 98 0.2320 121 0.13 97
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-28T03:11:25.96 1.0 undecidable manual P 221 0.2545 119 0.1 49
IV.CIGN.HHZ. 2023-03-28T03:11:23.36 1.0 undecidable manual P 142 0.1052 147 -0.58 45
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CIGN.HHN. ML:2.2 0.0009570000000000001 0.64 AML other m 2023-03-28T03:11:27.42
IV.CIGN.HHE. ML:2.1 0.000812 1.02 AML other m 2023-03-28T03:11:28.06
IV.BSSO.HHE. ML:1.5 0.0001447 1.1 AML other m 2023-03-28T03:11:31.83
IV.BSSO.HHN. ML:1.4 0.0001175 1.16 AML other m 2023-03-28T03:11:31.90
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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