Terremoto di magnitudo ML 1.2 del 03-01-2023 ore 20:27:01 (UTC) in zona: 1 km NW Mignano Monte Lungo (CE)

Un terremoto di magnitudo ML 1.2 è avvenuto nella zona: 1 km NW Mignano Monte Lungo (CE), il

  • 03-01-2023 20:27:01 (UTC)
  • 03-01-2023 21:27:01 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.4160, 13.9760 ad una profondità di 1 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Mignano Monte Lungo CE 1 3250 3250
San Pietro Infine CE 4 944 4194
San Vittore del Lazio FR 6 2636 6830
Rocca d'Evandro CE 7 3283 10113
Galluccio CE 8 2154 12267
Sesto Campano IS 9 2388 14655
Sant'Ambrogio sul Garigliano FR 9 966 15621
Conca della Campania CE 9 1239 16860
Conca Casale IS 9 200 17060
Tora e Piccilli CE 9 910 17970
Cervaro FR 9 8109 26079
Presenzano CE 10 1766 27845
Venafro IS 10 11280 39125
Sant'Apollinare FR 12 1919 41044
Viticuso FR 12 353 41397
Marzano Appio CE 12 2226 43623
Sant'Andrea del Garigliano FR 12 1505 45128
Pozzilli IS 13 2380 47508
Roccamonfina CE 14 3511 51019
Acquafondata FR 14 263 51282
Vallemaio FR 15 937 52219
Cassino FR 15 36142 88361
Caianello CE 15 1824 90185
Capriati a Volturno CE 16 1541 91726
Pignataro Interamna FR 16 2595 94321
Ciorlano CE 16 426 94747
Vairano Patenora CE 16 6594 101341
Filignano IS 16 648 101989
Vallerotonda FR 16 1581 103570
Sant'Elia Fiumerapido FR 17 6166 109736
Pratella CE 17 1565 111301
San Giorgio a Liri FR 17 3164 114465
Castelforte LT 18 4386 118851
Fontegreca CE 18 811 119662
Coreno Ausonio FR 18 1644 121306
Santi Cosma e Damiano LT 19 6897 128203
Pietravairano CE 19 2984 131187
Castelnuovo Parano FR 19 883 132070
Prata Sannita CE 19 1502 133572
Ailano CE 19 1369 134941
Sessa Aurunca CE 19 21727 156668
Teano CE 20 12577 169245

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
48 Km a NW di Caserta (76326 abitanti)
53 Km a NW di Aversa (53047 abitanti)
57 Km a NW di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
60 Km a NW di Marano di Napoli (59874 abitanti)
62 Km a NW di Afragola (65057 abitanti)
62 Km a NW di Acerra (59573 abitanti)
63 Km a NW di Casoria (77642 abitanti)
64 Km a N di Pozzuoli (81661 abitanti)
68 Km a NW di Napoli (974074 abitanti)
73 Km a NW di Portici (55274 abitanti)
74 Km a NW di Ercolano (53709 abitanti)
75 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
77 Km a NW di Torre del Greco (86275 abitanti)
87 Km a NW di Scafati (50787 abitanti)
88 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
90 Km a E di Latina (125985 abitanti)
91 Km a NW di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.2 2023-01-03
20:27:01
41.4157 13.9758 1 2023-01-03
20:32:22
Sala Sismica INGV-Roma 113288031
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-03 20:27:01 ± 0.13
Latitudine 41.4157 ± 0.0072
Longitudine 13.9758 ± 0.0120
Profondità (km) 1 ± 3 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113288031

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 933
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 527
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 234
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 930.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 140
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 9
Numero di fasi 9
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.3
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.14299
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.55848
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

ML:1.2

Campo Valore
Valore 1.2
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113288031
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-03 20:32:22
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.GIUL.HHZ. 2023-01-03T20:27:13.61 0.1 undecidable manual P 285 0.5585 50 0.04 92
IV.PIGN.HHZ. 2023-01-03T20:27:11.95 0.3 undecidable manual S 145 0.2644 92 0.45 67
IV.LRP.EHZ. 2023-01-03T20:27:09.21 1.0 undecidable manual P 309 0.3723 91 -0.38 22
IV.CERA.HHZ. 2023-01-03T20:27:08.62 0.3 undecidable manual S 10 0.1853 93 0.17 72
IV.MCI.EHZ. 2023-01-03T20:27:07.32 0.6 undecidable manual S 302 0.1430 94 0.47 46
IV.PIGN.HHZ. 2023-01-03T20:27:06.95 0.1 undecidable manual P 145 0.2644 92 -0.24 94
IV.CERA.HHZ. 2023-01-03T20:27:05.43 0.1 undecidable manual P 10 0.1853 93 0 100
IV.VAGA.HHZ. 2023-01-03T20:27:05.44 0.3 positive manual P 90 0.1934 93 -0.19 72
IV.MCI.EHZ. 2023-01-03T20:27:04.17 0.3 negative manual P 302 0.1430 94 -0.34 71
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CERA.HHN. ML:1.3 0.000156 1.32 AML other m 2023-01-03T20:27:11.06
IV.MCI.EHE. ML:1.4 0.00028100000000000005 0.48 AML other m 2023-01-03T20:27:11.38
IV.MCI.EHN. ML:1.3 0.0002135 0.62 AML other m 2023-01-03T20:27:11.40
IV.VAGA.HHN. ML:1.3 0.0001495 0.26 AML other m 2023-01-03T20:27:11.94
IV.VAGA.HHE. ML:1.0 0.00008035 0.42 AML other m 2023-01-03T20:27:12.90
IV.CERA.HHE. ML:1.2 0.0001158 1.28 AML other m 2023-01-03T20:27:12.31
IV.PIGN.HNN. ML:1.2 0.00007364999999999999 0.42 AML other m 2023-01-03T20:27:13.62
IV.PIGN.HHN. ML:1.0 0.0000557 0.44 AML other m 2023-01-03T20:27:13.44
IV.PIGN.HHE. ML:1.0 0.00005675 0.56 AML other m 2023-01-03T20:27:13.65
IV.PIGN.HNE. ML:1.2 0.0000732 1.56 AML other m 2023-01-03T20:27:14.09
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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