Terremoto di magnitudo ML 0.5 del 12-01-2023 ore 14:06:55 (Italia) in zona: 4 km E Venzone (UD)

Un terremoto di magnitudo ML 0.5 è avvenuto nella zona: 4 km E Venzone (UD), il

  • 12-01-2023 13:06:55 (UTC)
  • 12-01-2023 14:06:55 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.3510, 13.1830 ad una profondità di 11 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Venzone UD 4 2117 2117
Resiutta UD 6 309 2426
Moggio Udinese UD 7 1714 4140
Bordano UD 7 754 4894
Amaro UD 7 823 5717
Gemona del Friuli UD 9 10964 16681
Resia UD 10 1033 17714
Montenars UD 10 538 18252
Cavazzo Carnico UD 11 1052 19304
Trasaghis UD 11 2227 21531
Lusevera UD 11 643 22174
Chiusaforte UD 12 672 22846
Artegna UD 12 2885 25731
Osoppo UD 13 2936 28667
Magnano in Riviera UD 13 2336 31003
Tolmezzo UD 14 10440 41443
Dogna UD 15 175 41618
Verzegnis UD 15 863 42481
Tarcento UD 15 9012 51493
Buja UD 16 6563 58056
Taipana UD 17 636 58692
Zuglio UD 17 595 59287
Nimis UD 18 2740 62027
Treppo Grande UD 18 1708 63735
Arta Terme UD 18 2171 65906
Cassacco UD 20 2938 68844
Pontebba UD 20 1433 70277
Majano UD 20 5945 76222

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a N di Udine (99169 abitanti)
60 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
90 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.5 2023-01-12
13:06:55
46.3507 13.1828 11 2023-01-12
13:31:56
Sala Sismica INGV-Roma 113495151
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-12 13:06:55 ± 0.05
Latitudine 46.3507 ± 0.0027
Longitudine 13.1828 ± 0.0039
Profondità (km) 11 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113495151

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 258
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 247
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 341
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 260.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 78
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.15
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.36512
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

ML:0.5

Campo Valore
Valore 0.5
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113495151
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-12 13:31:56
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
OX.CAE.HHZ. 2023-01-12T13:07:09.08 3.0 negative manual P 0.44 0
OX.DRE.HHE. 2023-01-12T13:07:08.99 0.3 undecidable manual S 119 0.3651 90 0.01 72
OX.PRED.HNZ. 2023-01-12T13:07:06.35 0.3 undecidable manual S 71 0.2788 91 -0.08 72
OX.CLUD.HHZ. 2023-01-12T13:07:04.87 0.3 undecidable manual S 297 0.2329 91 -0.21 71
OX.MPRI.HHZ. 2023-01-12T13:07:03.24 0.3 undecidable manual S 231 0.1736 92 -0.08 75
OX.PLRO.HNZ. 2023-01-12T13:07:03.95 0.3 undecidable manual S 353 0.1996 91 -0.14 72
OX.DRE.HHE. 2023-01-12T13:07:03.35 0.3 undecidable manual P 119 0.3651 90 -0.02 72
OX.FUSE.HHZ. 2023-01-12T13:07:02.56 0.3 undecidable manual S 297 0.1403 94 0.23 72
OX.BAD.HNZ. 2023-01-12T13:07:02.11 0.3 undecidable manual S 160 0.1241 100 0.27 71
NI.VINO.HHZ. 2023-01-12T13:07:01.43 0.3 undecidable manual S 147 0.1160 105 -0.18 74
OX.CLUD.HHZ. 2023-01-12T13:07:01.19 0.1 undecidable manual P 297 0.2329 91 0.07 98
OX.PRED.HNZ. 2023-01-12T13:07:01.88 0.1 undecidable manual P 71 0.2788 91 -0.02 97
OX.MPRI.HHZ. 2023-01-12T13:07:00.20 0.1 undecidable manual P 231 0.1736 92 0.1 97
RF.GEPF.HHZ. 2023-01-12T13:07:00.68 0.3 undecidable manual S 202 0.0818 126 -0.02 76
OX.PLRO.HNZ. 2023-01-12T13:07:00.64 0.3 undecidable manual P 353 0.1996 91 0.1 74
OX.BOO.HNZ. 2023-01-12T13:07:00.14 0.3 undecidable manual S 242 0.0657 135 -0.21 74
OX.FUSE.HHZ. 2023-01-12T13:06:59.60 0.1 undecidable manual P 297 0.1403 94 0.07 99
OX.BAD.HNZ. 2023-01-12T13:06:59.33 0.6 undecidable manual P 160 0.1241 100 0.08 49
OX.BOO.HNZ. 2023-01-12T13:06:58.48 0.1 undecidable manual P 242 0.0657 135 0.09 100
NI.VINO.HHZ. 2023-01-12T13:06:58.82 0.1 undecidable manual P 147 0.1160 105 -0.29 96
RF.GEPF.HHZ. 2023-01-12T13:06:58.86 0.6 undecidable manual P 202 0.0818 126 0.27 48
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
NI.VINO.HHE. ML:0.0 0.000011853151999999999 0.1216 AML other m 2023-01-12T13:07:02.25
NI.VINO.HHN. ML:0.0 0.000007576055 0.1216 AML other m 2023-01-12T13:07:02.22
RF.GEPF.HHE. ML:0.1 0.00001561297 0.0768 AML other m 2023-01-12T13:07:01.55
RF.GEPF.HHN. ML:0.4 0.000028465633 0.0832 AML other m 2023-01-12T13:07:01.06
OX.FUSE.HHE. ML:0.7 0.00004157956 0.224 AML other m 2023-01-12T13:07:02.76
OX.FUSE.HHN. ML:0.8 0.000054047585 0.2432 AML other m 2023-01-12T13:07:02.74
OX.MPRI.HHE. ML:0.7 0.000037995025 0.2048 AML other m 2023-01-12T13:07:04.81
OX.MPRI.HHN. ML:0.5 0.0000242520035 0.1216 AML other m 2023-01-12T13:07:04.02
OX.MPRI.HNE. ML:0.9 0.00005560395 0.224 AML other m 2023-01-12T13:07:04.82
OX.MPRI.HNN. ML:0.7 0.0000379085255 0.1792 AML other m 2023-01-12T13:07:04.91
OX.CLUD.HHE. ML:0.3 0.0000080312265 0 AML other m 2023-01-12T13:07:06.00
OX.CLUD.HHN. ML:0.0 0.00000586237 0.0768 AML other m 2023-01-12T13:07:05.47
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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