Terremoto di magnitudo ML 0.5 del 19-01-2023 ore 22:37:05 (UTC) in zona: 3 km SW Camerino (MC)

Un terremoto di magnitudo ML 0.5 è avvenuto nella zona: 3 km SW Camerino (MC), il

  • 19-01-2023 22:37:05 (UTC)
  • 19-01-2023 23:37:05 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.1230, 13.0380 ad una profondità di 14 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Camerino MC 3 6974 6974
Muccia MC 5 915 7889
Pioraco MC 8 1134 9023
Sefro MC 8 422 9445
Pievebovigliana MC 8 866 10311
Pieve Torina MC 9 1458 11769
Serravalle di Chienti MC 9 1070 12839
Castelraimondo MC 10 4587 17426
Fiordimonte MC 10 202 17628
Fiuminata MC 11 1402 19030
Gagliole MC 13 620 19650
Fiastra MC 14 559 20209
Serrapetrona MC 14 966 21175
Monte Cavallo MC 15 145 21320
Acquacanina MC 15 121 21441
Matelica MC 15 9981 31422
Caldarola MC 16 1823 33245
Esanatoglia MC 16 2034 35279
San Severino Marche MC 17 12726 48005
Belforte del Chienti MC 17 1886 49891
Cessapalombo MC 18 512 50403
Camporotondo di Fiastrone MC 19 563 50966

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
33 Km a NE di Foligno (57155 abitanti)
53 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
67 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
70 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
75 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
80 Km a S di Fano (60888 abitanti)
88 Km a S di Pesaro (94582 abitanti)
91 Km a NW di L'Aquila (69753 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.5 2023-01-19
22:37:05
43.1227 13.0375 15 2023-01-19
23:04:54
Sala Sismica INGV-Roma 113689431
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-19 22:37:05 ± 0.12
Latitudine 43.1227 ± 0.0045
Longitudine 13.0375 ± 0.0074
Profondità (km) 15 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113689431

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 541
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 444
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 60
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 540.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 91
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 21
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.23
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.04856
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.30217
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 11
Parametri della magnitudo

ML:0.5

Campo Valore
Valore 0.5
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113689431
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-19 23:04:54
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
7F.SIB2.EHZ. 2023-01-19T22:37:17.18 0.3 undecidable manual S 140 0.3022 99 0.16 70
IV.NRCA.HHZ. 2023-01-19T22:37:16.79 0.3 undecidable manual S 169 0.2941 100 0 72
IV.FOSV.HNZ. 2023-01-19T22:37:15.64 0.6 undecidable manual S 311 0.2644 101 -0.28 46
IV.EL6.EHZ. 2023-01-19T22:37:14.41 0.3 undecidable manual S 13 0.2122 106 0.01 73
IV.CSP1.EHZ. 2023-01-19T22:37:12.40 0.3 undecidable manual S 104 0.1259 125 0.31 70
IV.ATCC.EHZ. 2023-01-19T22:37:12.07 0.3 undecidable manual P 282 0.2968 100 0 72
IV.SNTG.HHZ. 2023-01-19T22:37:12.49 0.3 undecidable manual S 332 0.1502 118 -0.21 71
IV.FOSV.HNZ. 2023-01-19T22:37:12.33 0.3 undecidable manual P 311 0.2644 101 0.8 57
IT.MTCL.HGZ. 2023-01-19T22:37:12.07 0.3 undecidable manual S 192 0.1313 123 -0.16 72
IV.CESI.HHZ. 2023-01-19T22:37:12.78 0.3 undecidable manual S 220 0.1529 117 0.02 74
IV.FDMO.HHZ. 2023-01-19T22:37:11.20 0.3 undecidable manual S 157 0.0935 136 -0.15 73
7F.SIB2.EHZ. 2023-01-19T22:37:11.26 1.0 undecidable manual P 140 0.3022 99 -0.91 19
IV.NRCA.HHZ. 2023-01-19T22:37:11.60 0.3 undecidable manual P 169 0.2941 100 -0.43 66
IV.MML1.EHZ. 2023-01-19T22:37:10.57 0.3 undecidable manual S 259 0.0486 155 -0.02 75
IV.EL6.EHZ. 2023-01-19T22:37:10.46 0.1 undecidable manual P 13 0.2122 106 -0.19 95
IT.MTCL.HGZ. 2023-01-19T22:37:09.38 0.1 undecidable manual P 192 0.1313 123 -0.01 99
IV.CESI.HHZ. 2023-01-19T22:37:09.77 0.1 undecidable manual P 220 0.1529 117 0.07 98
IV.CSP1.EHZ. 2023-01-19T22:37:09.58 0.1 undecidable manual P 104 0.1259 125 0.26 94
IV.SNTG.HHZ. 2023-01-19T22:37:09.61 0.1 undecidable manual P 332 0.1502 118 -0.06 98
IV.FDMO.HHZ. 2023-01-19T22:37:08.88 0.1 undecidable manual P 157 0.0935 136 -0.01 100
IV.MML1.EHZ. 2023-01-19T22:37:08.53 0.1 undecidable manual P 259 0.0486 155 0.08 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.MML1.EHE. ML:0.5 0.000037506474999999996 0.0768 AML other m 2023-01-19T22:37:10.75
IV.MML1.EHN. ML:0.7 0.000053174571999999994 0.0768 AML other m 2023-01-19T22:37:10.83
IV.FDMO.HHE. ML:0.0 0.000011757251999999999 0.1152 AML other m 2023-01-19T22:37:11.46
IV.FDMO.HHN. ML:0.2 0.00001294242 0.1152 AML other m 2023-01-19T22:37:11.62
IV.CSP1.EHE. ML:0.4 0.000021067816000000002 0.1152 AML other m 2023-01-19T22:37:13.18
IV.CSP1.EHN. ML:0.6 0.000033993684499999994 0.1152 AML other m 2023-01-19T22:37:13.62
IV.SNTG.HHE. ML:0.5 0.000023847855000000003 0.1408 AML other m 2023-01-19T22:37:12.93
IV.SNTG.HHN. ML:0.8 0.000047005845 1.6256 AML other m 2023-01-19T22:37:08.84
IV.CESI.HHE. ML:0.5 0.0000230558155 0.0768 AML other m 2023-01-19T22:37:12.92
IV.CESI.HHN. ML:0.6 0.0000299240025 0.1024 AML other m 2023-01-19T22:37:12.92
IV.NRCA.HHE. ML:0.6 0.0000126765575 0.0768 AML other m 2023-01-19T22:37:17.73
IV.NRCA.HHN. ML:0.4 0.000011194247550000001 0.1024 AML other m 2023-01-19T22:37:17.34
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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