Terremoto di magnitudo ML 0.8 del 25-01-2023 ore 23:11:37 (UTC) in zona: 7 km E Cardeto (RC)

Un terremoto di magnitudo ML 0.8 è avvenuto nella zona: 7 km E Cardeto (RC), il

  • 25-01-2023 23:11:37 (UTC)
  • 26-01-2023 00:11:37 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.0930, 15.8440 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cardeto RC 7 1641 1641
Roccaforte del Greco RC 7 476 2117
Bagaladi RC 8 1039 3156
San Lorenzo RC 9 2640 5796
Santo Stefano in Aspromonte RC 10 1263 7059
Condofuri RC 10 5113 12172
Sant'Alessio in Aspromonte RC 12 343 12515
Laganadi RC 13 413 12928
Bova RC 13 448 13376
Montebello Ionico RC 14 6214 19590
Calanna RC 15 934 20524
Motta San Giovanni RC 16 6208 26732
San Roberto RC 16 1750 28482
Reggio di Calabria RC 18 183035 211517
Delianuova RC 18 3352 214869
Scido RC 19 931 215800
Fiumara RC 19 1018 216818
Samo RC 19 809 217627
Sant'Eufemia d'Aspromonte RC 19 4120 221747
Bova Marina RC 19 4235 225982
Sinopoli RC 19 2089 228071
Staiti RC 20 248 228319
Melito di Porto Salvo RC 20 11355 239674
Roghudi RC 20 1104 240778

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
18 Km a E di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
28 Km a E di Messina (238439 abitanti)
80 Km a NE di Acireale (52622 abitanti)
93 Km a NE di Catania (314555 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.8 2023-01-25
23:11:37
38.0927 15.8438 9 2023-01-26
00:00:02
Sala Sismica INGV-Roma 113790291
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-25 23:11:37 ± 0.07
Latitudine 38.0927 ± 0.0027
Longitudine 15.8438 ± 0.0046
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113790291

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 331
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 206
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 76
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 330.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 151
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.09
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.08184
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.31476
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

ML:0.8

Campo Valore
Valore 0.8
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113790291
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-26 00:00:02
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
TV.GMB1.HHE. 2023-01-25T23:11:51.61 1.0 undecidable manual S 346 0.0818 133 9.26 0
IV.MSRU.HHZ. 2023-01-25T23:11:45.12 0.6 undecidable manual P 303 0.3148 50 0.01 66
1J.FX14.HHZ.00 2023-01-25T23:11:45.40 1.0 undecidable manual S 163 0.1718 114 0.16 33
1J.FX13.HHZ. 2023-01-25T23:11:45.56 0.3 undecidable manual S 216 0.1826 113 -0.07 100
IV.MTTG.HHZ. 2023-01-25T23:11:44.44 0.3 undecidable manual S 232 0.1448 118 0.13 100
1J.FX11.HHE. 2023-01-25T23:11:44.44 1.0 undecidable manual P 272 0.2806 105 -0.04 33
IV.MRCB.HHZ. 2023-01-25T23:11:44.07 1.0 undecidable manual S 302 0.1304 121 0.22 33
IT.MLPS.HNE. 2023-01-25T23:11:42.24 1.0 undecidable manual P 197 0.1781 114 -0.06 33
IY.CNDF.HHE.00 2023-01-25T23:11:42.46 1.0 undecidable manual S 173 0.0899 131 -0.11 34
1J.FX12.HHZ.00 2023-01-25T23:11:42.78 1.0 undecidable manual S 268 0.0998 128 -0.07 34
1J.FX14.HHZ.00 2023-01-25T23:11:42.41 0.6 undecidable manual P 163 0.1718 114 0.23 65
IV.MPAZ.HHE. 2023-01-25T23:11:42.45 1.0 undecidable manual P 137 0.1898 112 -0.09 33
1J.FX13.HHZ. 2023-01-25T23:11:42.28 1.0 undecidable manual P 216 0.1826 113 -0.12 33
IV.MRCB.HHZ. 2023-01-25T23:11:41.30 0.6 undecidable manual P 302 0.1304 121 -0.08 67
IT.RCPC.HNE. 2023-01-25T23:11:41.72 1.0 undecidable manual P 270 0.1475 118 0.02 34
IV.MTTG.HHZ. 2023-01-25T23:11:41.69 0.6 undecidable manual P 232 0.1448 118 0.05 68
1J.FX12.HHZ.00 2023-01-25T23:11:40.58 1.0 undecidable manual P 268 0.0998 128 -0.22 33
TV.GMB1.HHE. 2023-01-25T23:11:40.77 1.0 undecidable manual P 346 0.0818 133 0.27 33
IY.CNDF.HHE.00 2023-01-25T23:11:40.29 1.0 undecidable manual P 173 0.0899 131 -0.35 32
IT.SAAM.HNE. 2023-01-25T23:11:40.78 0.6 undecidable manual P 320 0.1052 127 -0.12 67
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
1J.FX13.HHN. ML:1.7 0.0003932896 0.1408 AML other m 2023-01-25T23:11:45.56
1J.FX13.HHE. ML:1.9 0.0006194999999999999 0.14 AML other m 2023-01-25T23:11:45.05
IV.MSRU.HHE. ML:1.5 0.00013489020000000002 0.1024 AML other m 2023-01-25T23:11:51.17
IV.MSRU.HHN. ML:1.2 0.00006500668 0.1024 AML other m 2023-01-25T23:11:51.23
1J.FX12.HHE.00 ML:-0.1 0.0000113499525 0.9984 AML other m 2023-01-25T23:11:43.01
1J.FX12.HHN.00 ML:-0.1 0.0000084928715 1.1904 AML other m 2023-01-25T23:11:42.81
IV.MRCB.HHE. ML:0.3 0.000019425755 0.1664 AML other m 2023-01-25T23:11:44.26
IV.MRCB.HHN. ML:0.4 0.000027302940000000002 0.6656 AML other m 2023-01-25T23:11:44.47
IV.MTTG.HHE. ML:0.6 0.000040075 0.3584 AML other m 2023-01-25T23:11:44.76
IV.MTTG.HHN. ML:0.9 0.00007826866000000001 1.0624 AML other m 2023-01-25T23:11:44.49
1J.FX14.HHE.00 ML:1.2 0.00013820725 1.1392 AML other m 2023-01-25T23:11:45.54
1J.FX14.HHN.00 ML:0.3 0.0000137758295 1.0752 AML other m 2023-01-25T23:11:45.96
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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