Terremoto di magnitudo ML 1.7 del 27-01-2023 ore 21:08:08 (Italia) in zona: 4 km E Celico (CS)

Un terremoto di magnitudo ML 1.7 è avvenuto nella zona: 4 km E Celico (CS), il

  • 27-01-2023 20:08:08 (UTC)
  • 27-01-2023 21:08:08 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 39.3270, 16.3820 ad una profondità di 13 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Celico CS 4 2802 2802
Spezzano della Sila CS 5 4541 7343
Spezzano Piccolo CS 5 2079 9422
Rovito CS 5 3158 12580
Lappano CS 6 941 13521
Serra Pedace CS 6 986 14507
San Pietro in Guarano CS 6 3663 18170
Casole Bruzio CS 6 2578 20748
Pedace CS 7 1907 22655
Trenta CS 7 2633 25288
Zumpano CS 8 2570 27858
Pietrafitta CS 8 1310 29168
Castiglione Cosentino CS 9 2896 32064
Aprigliano CS 10 2890 34954
Rose CS 11 4373 39327
Cosenza CS 11 67546 106873
Piane Crati CS 11 1423 108296
Figline Vegliaturo CS 12 1137 109433
Cellara CS 13 504 109937
Mangone CS 14 1891 111828
Dipignano CS 15 4376 116204
Paterno Calabro CS 15 1398 117602
Luzzi CS 16 9396 126998
Santo Stefano di Rogliano CS 16 1725 128723
Castrolibero CS 16 9894 138617
Carolei CS 16 3330 141947
Rogliano CS 17 5637 147584
Rende CS 17 35338 182922
Mendicino CS 18 9450 192372
Marano Marchesato CS 18 3553 195925
Acri CS 18 20858 216783
Marano Principato CS 18 3180 219963
Cerisano CS 18 3196 223159
Marzi CS 18 989 224148
Parenti CS 18 2188 226336
Belsito CS 19 923 227259
Domanico CS 19 943 228202

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a E di Cosenza (67546 abitanti)
39 Km a N di Lamezia Terme (70714 abitanti)
50 Km a NW di Catanzaro (90612 abitanti)
70 Km a W di Crotone (62178 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.7 2023-01-27
20:08:08
39.3272 16.3817 13 2023-01-27
20:15:18
Sala Sismica INGV-Roma 113837631
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-01-27 20:08:08 ± 0.07
Latitudine 39.3272 ± 0.0045
Longitudine 16.3817 ± 0.0047
Profondità (km) 13 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 113837631

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 416
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 244
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 337
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 420.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 86
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 13
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.13
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.58006
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri della magnitudo

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 14
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 113837631
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-01-27 20:15:18
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
1J.FX12.HHZ.00 2023-01-27T20:08:35.39 3.0 positive manual P 0.25 0
IV.TDS.HHZ. 2023-01-27T20:08:21.06 0.6 undecidable manual S 354 0.3345 95 -0.14 47
IV.GRIS.EHZ. 2023-01-27T20:08:20.33 0.6 undecidable manual P 316 0.5801 92 0.17 44
IV.PIPA.HHZ. 2023-01-27T20:08:16.89 0.6 positive manual P 65 0.3705 94 0.32 45
IV.GIZZ.HHZ. 2023-01-27T20:08:16.78 0.6 positive manual P 201 0.3723 94 0.18 47
IV.SELL.HHZ. 2023-01-27T20:08:16.85 0.6 undecidable manual P 151 0.3930 94 -0.11 46
IV.CET2.HHZ. 2023-01-27T20:08:16.87 0.3 undecidable manual P 302 0.3867 94 0.02 72
IV.CAR1.HHZ. 2023-01-27T20:08:15.75 0.6 undecidable manual S 241 0.1511 111 -0.1 49
IV.CELI.HHZ. 2023-01-27T20:08:15.02 0.3 undecidable manual S 52 0.1241 119 -0.1 75
IV.TDS.HHZ. 2023-01-27T20:08:15.76 1.0 negative manual P 354 0.3345 95 -0.2 23
IV.SPS2.HHZ. 2023-01-27T20:08:13.79 0.6 undecidable manual S 223 0.0486 152 0.23 48
IV.CAR1.HHZ. 2023-01-27T20:08:12.74 0.6 undecidable manual P 241 0.1511 111 -0.13 48
IV.CELI.HHZ. 2023-01-27T20:08:12.41 0.1 undecidable manual P 52 0.1241 119 -0.05 100
IV.SPS2.HHZ. 2023-01-27T20:08:11.46 0.3 undecidable manual P 223 0.0486 152 -0.09 75
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CELI.HNN. ML:1.6 0.00034899999999999997 0.2 AML other m 2023-01-27T20:08:15.24
IV.CELI.HHN. ML:1.6 0.00034950000000000004 0.2 AML other m 2023-01-27T20:08:15.24
IV.CELI.HHE. ML:1.6 0.0003165 0.48 AML other m 2023-01-27T20:08:15.42
IV.CELI.HNE. ML:1.6 0.0003205 0.48 AML other m 2023-01-27T20:08:15.42
IV.CAR1.HHE. ML:1.8 0.00048249999999999996 1.56 AML other m 2023-01-27T20:08:15.08
IV.CAR1.HNE. ML:1.8 0.0004575 1.56 AML other m 2023-01-27T20:08:15.09
IV.CAR1.HHN. ML:1.6 0.0003125 0.12 AML other m 2023-01-27T20:08:17.13
IV.CAR1.HNN. ML:1.6 0.0003015 0.12 AML other m 2023-01-27T20:08:17.14
IV.GIZZ.HHE. ML:1.8 0.000187 0.22 AML other m 2023-01-27T20:08:23.70
IV.GIZZ.HHN. ML:1.7 0.0001705 0.22 AML other m 2023-01-27T20:08:23.66
IV.CET2.HHE. ML:1.6 0.00011599999999999999 0.12 AML other m 2023-01-27T20:08:24.22
IV.CET2.HHN. ML:1.8 0.00020850000000000003 0.32 AML other m 2023-01-27T20:08:24.68
IV.GRIS.EHN. ML:1.6 0.00007785000000000001 1.02 AML other m 2023-01-27T20:08:31.44
IV.GRIS.EHE. ML:1.5 0.00006130000000000001 0.58 AML other m 2023-01-27T20:08:32.47
1J.FX12.HHN.00 ML:1.5 0.00001485 0.66 AML other m 2023-01-27T20:08:47.90
1J.FX12.HHE.00 ML:1.8 0.00003325 1.02 AML other m 2023-01-27T20:08:48.58
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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