Terremoto di magnitudo ML 0.8 del 21-02-2023 ore 02:02:58 (UTC) in zona: 3 km SE Treia (MC)

Un terremoto di magnitudo ML 0.8 è avvenuto nella zona: 3 km SE Treia (MC), il

  • 21-02-2023 02:02:58 (UTC)
  • 21-02-2023 03:02:58 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.2980, 13.3370 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Treia MC 3 9403 9403
Pollenza MC 3 6618 16021
Appignano MC 8 4213 20234
Macerata MC 10 42473 62707
Tolentino MC 11 20069 82776
Montecassiano MC 11 7125 89901
Urbisaglia MC 12 2628 92529
Cingoli MC 13 10352 102881
Petriolo MC 13 1998 104879
San Severino Marche MC 15 12726 117605
Colmurano MC 15 1263 118868
Corridonia MC 15 15430 134298
Montefano MC 15 3541 137839
Filottrano AN 16 9499 147338
Loro Piceno MC 16 2401 149739
Belforte del Chienti MC 17 1886 151625
Mogliano MC 17 4696 156321
Ripe San Ginesio MC 17 852 157173
Serrapetrona MC 18 966 158139
Camporotondo di Fiastrone MC 19 563 158702
Staffolo AN 19 2253 160955
Montelupone MC 19 3596 164551
Apiro MC 20 2280 166831
Caldarola MC 20 1823 168654
Morrovalle MC 20 10195 178849
Massa Fermana FM 20 963 179812

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
39 Km a SW di Ancona (100861 abitanti)
64 Km a NE di Foligno (57155 abitanti)
66 Km a SE di Fano (60888 abitanti)
76 Km a SE di Pesaro (94582 abitanti)
77 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
80 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
99 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.8 2023-02-21
02:02:58
43.2977 13.3372 9 2023-02-21
02:16:17
Sala Sismica INGV-Roma 114643641
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-02-21 02:02:58 ± 0.21
Latitudine 43.2977 ± 0.0081
Longitudine 13.3372 ± 0.0111
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114643641

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1129
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 566
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 42
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1130.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 194
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 26
Numero di fasi 26
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.38
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.12950
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.49193
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 13
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 13
Parametri della magnitudo

ML:0.8

Campo Valore
Valore 0.8
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114643641
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-02-21 02:16:17
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.NRCA.HHZ. 2023-02-21T02:03:15.75 0.6 undecidable manual S 199 0.4919 50 0.18 46
IV.MC2.EHZ. 2023-02-21T02:03:13.48 0.1 undecidable manual S 196 0.4011 50 0.59 84
IV.CESI.HHZ. 2023-02-21T02:03:13.94 0.1 undecidable manual S 227 0.4299 50 0.19 93
IV.MMO1.EHZ. 2023-02-21T02:03:12.84 0.1 undecidable manual S 181 0.3984 50 0.03 97
IV.MNTT.EHZ. 2023-02-21T02:03:10.68 0.1 undecidable manual S 141 0.3013 50 0.74 81
IV.MML1.EHZ. 2023-02-21T02:03:10.67 0.1 undecidable manual S 235 0.3238 50 0.07 97
IV.MF5.EHZ. 2023-02-21T02:03:10.92 0.1 undecidable manual S 164 0.3220 50 0.36 92
IV.SNTG.HHZ. 2023-02-21T02:03:09.66 0.1 undecidable manual S 262 0.2914 50 0.01 99
IV.FDMO.HHZ. 2023-02-21T02:03:09.91 0.1 undecidable manual S 215 0.3184 50 -0.53 88
IV.GUMA.HHZ. 2023-02-21T02:03:08.15 0.3 undecidable manual S 180 0.2347 109 0.47 68
IV.CSP1.EHZ. 2023-02-21T02:03:07.37 0.1 undecidable manual S 205 0.2275 110 -0.04 100
IV.NRCA.HHZ. 2023-02-21T02:03:07.63 0.3 negative manual P 199 0.4919 50 -0.56 63
IV.CESI.HHZ. 2023-02-21T02:03:06.59 1.0 undecidable manual P 227 0.4299 50 -0.55 21
IV.EL6.EHZ. 2023-02-21T02:03:06.27 0.1 undecidable manual S 281 0.1745 115 0.76 83
IV.MC2.EHZ. 2023-02-21T02:03:06.03 1.0 undecidable manual P 196 0.4011 50 -0.61 21
IV.MMO1.EHZ. 2023-02-21T02:03:05.81 1.0 undecidable manual P 181 0.3984 50 -0.78 20
IV.CING.HHZ. 2023-02-21T02:03:04.31 0.1 undecidable manual S 307 0.1295 122 0.32 96
IV.MF5.EHZ. 2023-02-21T02:03:04.80 0.6 negative manual P 164 0.3220 50 -0.5 45
IV.MNTT.EHZ. 2023-02-21T02:03:04.84 0.3 positive manual P 141 0.3013 50 -0.1 73
IV.FDMO.HHZ. 2023-02-21T02:03:04.51 1.0 positive manual P 215 0.3184 50 -0.72 20
IV.MML1.EHZ. 2023-02-21T02:03:04.73 1.0 negative manual P 235 0.3238 50 -0.59 21
IV.GUMA.HHZ. 2023-02-21T02:03:03.14 0.6 negative manual P 180 0.2347 109 -0.5 45
IV.SNTG.HHZ. 2023-02-21T02:03:03.79 1.0 positive manual P 262 0.2914 50 -0.98 18
IV.CSP1.EHZ. 2023-02-21T02:03:02.74 0.1 undecidable manual P 205 0.2275 110 -0.73 83
IV.EL6.EHZ. 2023-02-21T02:03:02.21 0.3 positive manual P 281 0.1745 115 -0.17 74
IV.CING.HHZ. 2023-02-21T02:03:01.30 0.6 positive manual P 307 0.1295 122 -0.2 49
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CING.HHE. ML:0.5 0.000030550000000000004 1.1 AML other m 2023-02-21T02:03:05.34
IV.CING.HHN. ML:0.5 0.0000315 1.48 AML other m 2023-02-21T02:03:07.03
IV.NRCA.HHE. ML:1.1 0.000030149999999999998 1.24 AML other m 2023-02-21T02:03:18.64
IV.NRCA.HHN. ML:1.1 0.0000289 0.42 AML other m 2023-02-21T02:03:18.62
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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