Terremoto di magnitudo ML 2.1 del 02-03-2023 ore 18:26:12 (Italia) in zona: 2 km S Piglio (FR)

Un terremoto di magnitudo ML 2.1 è avvenuto nella zona: 2 km S Piglio (FR), il

  • 02-03-2023 17:26:12 (UTC)
  • 02-03-2023 18:26:12 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.8160, 13.1520 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Piglio FR 2 4666 4666
Acuto FR 3 1920 6586
Serrone FR 5 3099 9685
Fiuggi FR 6 10536 20221
Paliano FR 8 8281 28502
Anagni FR 8 21464 49966
Arcinazzo Romano RM 8 1348 51314
Jenne RM 8 366 51680
Affile RM 9 1548 53228
Trevi nel Lazio FR 10 1822 55050
Torre Cajetani FR 10 1376 56426
Roiate RM 10 737 57163
Trivigliano FR 11 1705 58868
Olevano Romano RM 11 6687 65555
Bellegra RM 13 2887 68442
Subiaco RM 13 9074 77516
Guarcino FR 14 1623 79139
Vallepietra RM 14 283 79422
Rocca Santo Stefano RM 15 975 80397
Genazzano RM 15 6036 86433
Fumone FR 15 2102 88535
Colleferro RM 15 21595 110130
Gavignano RM 15 1916 112046
San Vito Romano RM 16 3273 115319
Ferentino FR 16 21213 136532
Sgurgola FR 16 2676 139208
Vico nel Lazio FR 16 2234 141442
Filettino FR 17 565 142007
Canterano RM 17 351 142358
Capranica Prenestina RM 17 351 142709
Segni RM 17 9159 151868
Rocca di Cave RM 17 377 152245
Gorga RM 18 710 152955
Cave RM 18 11287 164242
Gerano RM 19 1263 165505
Alatri FR 19 28952 194457
Rocca Canterano RM 19 196 194653
Collepardo FR 19 968 195621
Pisoniano RM 19 770 196391
Valmontone RM 20 15959 212350
Morolo FR 20 3257 215607

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
34 Km a SE di Tivoli (56533 abitanti)
34 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
41 Km a SE di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
44 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
49 Km a NE di Aprilia (73446 abitanti)
56 Km a E di Roma (2864731 abitanti)
56 Km a E di Pomezia (62966 abitanti)
60 Km a NE di Anzio (54211 abitanti)
63 Km a SW di L'Aquila (69753 abitanti)
76 Km a E di Fiumicino (78395 abitanti)
93 Km a SE di Terni (111501 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

Mappa preliminare del risentimento dai questionari su web

In questa mappa è riportata la distribuzione del risentimento del terremoto sul territorio, espresso in termini di intensità in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg). Le intensità sono determinate utilizzando i dati dei questionari raccolti sul sito web http://www.hsit.it. Le intensità mostrate sono determinate considerando tutte le segnalazioni pervenute da ogni Comune, e sono tanto più affidabili quanto maggiore è il numero di questionari. I dati raccolti sono sottoposti ad un filtro automatico di tipo statistico, ma non sono verificati singolarmente. In particolare le intensità maggiori o uguali al VI grado della Scala MCS o EMS necessitano della verifica sul posto da parte di personale specializzato. La stella nera è l’epicentro del terremoto avvenuto. Questa mappa viene aggiornata ogni qualvolta i cittadini compilano nuovi questionari. In alto a destra, sono mostrati il numero dei questionari elaborati per ottenere questa mappa, la data e l’ora dell’ultimo aggiornamento.
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 2.1 2023-03-02
17:26:12
41.816 13.1523 10 2023-03-02
18:24:56
Sala Sismica INGV-Roma 114946241
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-02 17:26:12 ± 0.13
Latitudine 41.8160 ± 0.0072
Longitudine 13.1523 ± 0.0097
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 114946241

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 881
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 480
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 52
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 880.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 112
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 12
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.33
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.12141
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.59265
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 8
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 8
Parametri della magnitudo

ML:2.1

Campo Valore
Valore 2.1
Incertezza 0.3
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 114946241
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-02 18:24:56
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.INTR.HHZ. 2023-03-02T17:26:23.43 0.1 undecidable manual P 70 0.5927 50 -0.43 88
IV.PTQR.HHN. 2023-03-02T17:26:23.37 0.1 undecidable manual S 42 0.2761 50 0.34 95
IV.GIUL.HHZ. 2023-03-02T17:26:22.99 0.1 undecidable manual S 163 0.2689 50 0.19 98
IV.FIAM.HNN. 2023-03-02T17:26:21.69 0.1 undecidable manual P 357 0.4524 50 0.23 94
IV.POFI.HHZ. 2023-03-02T17:26:20.59 0.6 undecidable manual P 103 0.4290 50 -0.46 45
IV.LATB.EHZ. 2023-03-02T17:26:19.76 0.1 undecidable manual P 204 0.3516 50 0.03 100
IV.CERT.HHZ. 2023-03-02T17:26:19.95 0.3 undecidable manual S 316 0.1835 117 -0.16 75
IV.GIUL.HHZ. 2023-03-02T17:26:18.29 0.6 negative manual P 163 0.2689 50 -0.03 51
IV.GUAR.HHZ. 2023-03-02T17:26:18.48 0.1 undecidable manual S 100 0.1214 127 0.43 96
IV.PTQR.HHN. 2023-03-02T17:26:18.17 0.1 undecidable manual P 42 0.2761 50 -0.28 96
IV.CERT.HHZ. 2023-03-02T17:26:16.99 0.1 undecidable manual P 316 0.1835 117 0.22 99
IV.GUAR.HHZ. 2023-03-02T17:26:15.13 0.1 negative manual P 100 0.1214 127 -0.45 96
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.GUAR.HHE. ML:2.2 0.001805 1.5 AML other m 2023-03-02T17:26:19.92
IV.GUAR.HNE. ML:2.2 0.001805 1.5 AML other m 2023-03-02T17:26:19.92
IV.GUAR.HHN. ML:2.3 0.002025 0.38 AML other m 2023-03-02T17:26:21.00
IV.GUAR.HNN. ML:2.3 0.001925 0.38 AML other m 2023-03-02T17:26:21.00
IV.GIUL.HHN. ML:1.6 0.000191 0.42 AML other m 2023-03-02T17:26:25.93
IV.GIUL.HHE. ML:1.6 0.000182 0.86 AML other m 2023-03-02T17:26:26.51
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
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