Terremoto di magnitudo Md 1.1 del 13-03-2023 ore 15:37:10 (UTC) in zona: 5 km W Piteglio (PT)

Un terremoto di magnitudo Md 1.1 è avvenuto nella zona: 5 km W Piteglio (PT), il

  • 13-03-2023 15:37:10 (UTC)
  • 13-03-2023 16:37:10 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.0290, 10.7030 ad una profondità di 0 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Piteglio PT 5 1683 1683
San Marcello Pistoiese PT 8 6416 8099
Cutigliano PT 9 1488 9587
Bagni di Lucca LU 9 6161 15748
Marliana PT 12 3210 18958
Villa Basilica LU 12 1633 20591
Abetone PT 13 621 21212
Massa e Cozzile PT 14 7983 29195
Borgo a Mozzano LU 14 6994 36189
Pescia PT 14 19644 55833
Coreglia Antelminelli LU 15 5215 61048
Uzzano PT 16 5770 66818
Buggiano PT 17 8825 75643
Montecatini-Terme PT 17 20409 96052
Serravalle Pistoiese PT 17 11659 107711
Fiumalbo MO 17 1280 108991
Barga LU 18 10034 119025
Pieve a Nievole PT 18 9266 128291
Monsummano Terme PT 20 21338 149629
Montecarlo LU 20 4428 154057

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
20 Km a NW di Pistoia (90315 abitanti)
26 Km a NE di Lucca (89046 abitanti)
36 Km a W di Prato (191150 abitanti)
40 Km a E di Viareggio (62467 abitanti)
42 Km a NE di Pisa (89158 abitanti)
45 Km a E di Massa (69479 abitanti)
49 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
49 Km a NW di Scandicci (50609 abitanti)
53 Km a NW di Firenze (382808 abitanti)
62 Km a NE di Livorno (159219 abitanti)
70 Km a E di La Spezia (93959 abitanti)
71 Km a S di Modena (184973 abitanti)
73 Km a SW di Bologna (386663 abitanti)
75 Km a S di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
85 Km a S di Carpi (70699 abitanti)
88 Km a W di Imola (69797 abitanti)
91 Km a SE di Parma (192836 abitanti)
94 Km a NW di Siena (53903 abitanti)
98 Km a W di Faenza (58541 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
Md 1.1 2023-03-13
15:37:10
44.0293 10.7033 0 2023-03-13
15:44:31
Sala Sismica INGV-Roma 115324281
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-13 15:37:10 ± 0.12
Latitudine 44.0293 ± 0.0081
Longitudine 10.7033 ± 0.0075
Profondità (km) 0 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115324281

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 879
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 560
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 194
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 880.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 122
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 25
Numero di fasi 11
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.32
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.30667
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 19
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

Md:1.1

Campo Valore
Valore 1.1
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo Md
Localizzazione di riferimento 115324281
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-13 15:44:31
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.TDS.HHZ. 2023-03-13T15:38:53.34 3.0 undecidable manual Pg 20.82 0
IV.MGR.HHZ. 2023-03-13T15:38:41.39 3.0 undecidable manual Pg 19.040001 0
IV.MILZ.HHZ. 2023-03-13T15:38:41.50 3.0 undecidable manual Pn -1.44 0
IV.CERA.HNZ. 2023-03-13T15:38:38.15 3.0 undecidable manual Sn -4.21 0
IV.IACL.HHZ. 2023-03-13T15:38:34.29 3.0 undecidable manual Pn -1.67 0
IV.SACR.HNZ. 2023-03-13T15:38:13.36 3.0 undecidable manual Pg 10.18 0
IV.PTCC.HHZ. 2023-03-13T15:38:08.65 3.0 undecidable manual Sg -1.42 0
IV.RNI2.HHZ. 2023-03-13T15:38:07.54 3.0 undecidable manual Pg 11.15 0
IV.PP3.EHZ. 2023-03-13T15:38:05.55 3.0 undecidable manual Sn 0 0
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-13T15:38:04.53 3.0 undecidable manual Pn 3.67 0
IV.CERA.HNZ. 2023-03-13T15:37:52.65 3.0 undecidable manual Pn -4.12 0
IV.FOSV.EHZ. 2023-03-13T15:37:31.90 3.0 undecidable manual Pg 1.4 0
IV.RIBO.EHZ.01 2023-03-13T15:37:28.84 3.0 undecidable manual Pg -0.12 0
IV.MSSA.HHZ. 2023-03-13T15:37:22.99 3.0 undecidable manual Pg 0.89 0
IV.CRMI.HNE. 2023-03-13T15:37:22.11 0.6 undecidable manual S 140 0.3067 91 -0.32 46
GU.SARM.EHN. 2023-03-13T15:37:20.88 0.6 undecidable manual S 306 0.2662 91 0 50
IV.CRMI.HNE. 2023-03-13T15:37:17.36 0.1 undecidable manual P 140 0.3067 91 -0.07 97
GU.MAIM.HHZ. 2023-03-13T15:37:17.70 0.6 undecidable manual S 233 0.1916 91 -0.29 48
GU.SARM.EHN. 2023-03-13T15:37:16.20 0.1 undecidable manual P 306 0.2662 91 -0.34 93
GU.MAIM.HHZ. 2023-03-13T15:37:15.27 0.3 negative manual P 233 0.1916 91 0.4 70
GU.CARD.HHZ. 2023-03-13T15:37:14.49 0.3 undecidable manual P 269 0.1592 91 0.34 71
IV.BDI.HHZ. 2023-03-13T15:37:13.22 0.6 undecidable manual S 293 0.0845 92 -0.65 44
IV.BDI.HHZ. 2023-03-13T15:37:12.84 0.1 positive manual P 293 0.0845 92 0.35 96
GU.POPM.HHZ. 2023-03-13T15:37:12.08 0.6 undecidable manual S 68 0.0414 94 -0.14 51
GU.POPM.HHZ. 2023-03-13T15:37:11.73 0.1 undecidable manual P 68 0.0414 94 0.19 100
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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