Terremoto di magnitudo ML 0.7 del 17-03-2023 ore 07:41:15 (Italia) in zona: 4 km NW Santa Domenica Vittoria (ME)

Un terremoto di magnitudo ML 0.7 è avvenuto nella zona: 4 km NW Santa Domenica Vittoria (ME), il

  • 17-03-2023 06:41:15 (UTC)
  • 17-03-2023 07:41:15 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.9510, 14.9410 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Santa Domenica Vittoria ME 4 980 980
Floresta ME 5 485 1465
Roccella Valdemone ME 6 666 2131
Randazzo CT 8 10900 13031
Montalbano Elicona ME 10 2287 15318
Malvagna ME 11 733 16051
Moio Alcantara ME 11 717 16768
San Piero Patti ME 11 2915 19683
Ucria ME 12 1058 20741
Raccuja ME 12 1041 21782
Tortorici ME 14 6435 28217
Maletto CT 15 3920 32137
Maniace CT 15 3765 35902
Basicò ME 16 612 36514
Librizzi ME 16 1660 38174
Sinagra ME 17 2705 40879
Galati Mamertino ME 18 2627 43506
Castiglione di Sicilia CT 18 3215 46721
Tripi ME 18 873 47594
Francavilla di Sicilia ME 18 3945 51539
Novara di Sicilia ME 18 1337 52876
Longi ME 19 1473 54349
Sant'Angelo di Brolo ME 19 3090 57439
Castell'Umberto ME 19 3128 60567
San Salvatore di Fitalia ME 20 1319 61886

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
43 Km a NW di Acireale (52622 abitanti)
51 Km a N di Catania (314555 abitanti)
60 Km a W di Messina (238439 abitanti)
64 Km a W di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
93 Km a NE di Caltanissetta (63360 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.7 2023-03-17
06:41:15
37.9513 14.9412 12 2023-03-17
06:49:27
Sala Sismica INGV-Roma 115460601
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-17 06:41:15 ± 0.44
Latitudine 37.9513 ± 0.0171
Longitudine 14.9412 ± 0.0148
Profondità (km) 12 ± 5 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115460601

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1676
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 1403
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 225
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1680.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 214
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 8
Numero di fasi 7
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.25
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.23113
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 5
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 4
Parametri della magnitudo

ML:0.7

Campo Valore
Valore 0.7
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115460601
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-17 06:49:27
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.AIO.HHZ. 2023-03-17T06:41:24.92 0.3 undecidable manual S 85 0.2311 93 0.31 62
IV.EPZF.HHZ. 2023-03-17T06:41:22.81 3.0 undecidable manual P 0
IV.LIBRI.HNZ. 2023-03-17T06:41:21.88 0.3 undecidable manual S 356 0.1322 106 0.15 69
IV.MUCR.HHZ. 2023-03-17T06:41:20.60 0.3 undecidable manual S 330 0.1061 118 -0.4 69
IV.AIO.HHZ. 2023-03-17T06:41:20.71 0.1 undecidable manual P 85 0.2311 93 0.03 89
IV.ECTS.HHZ. 2023-03-17T06:41:19.55 0.1 undecidable manual P 116 0.1574 99 0.11 98
IV.MUCR.HHZ. 2023-03-17T06:41:18.51 0.1 undecidable manual P 330 0.1061 118 -0.09 100
IV.LIBRI.HNZ. 2023-03-17T06:41:18.99 0.1 undecidable manual P 356 0.1322 106 -0.03 94
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.MUCR.HHE. ML:0.6 0.00004182134 0.2784 AML other m 2023-03-17T06:41:20.87
IV.MUCR.HHN. ML:0.6 0.00004218584 0.4384 AML other m 2023-03-17T06:41:21.90
IV.AIO.HHE. ML:0.8 0.000035486080000000004 3.6192 AML other m 2023-03-17T06:41:26.83
IV.AIO.HHN. ML:0.6 0.000026657760999999997 0.3008 AML other m 2023-03-17T06:41:26.90
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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