Terremoto di magnitudo ML 1.4 del 17-03-2023 ore 10:01:02 (Italia) in zona: 2 km NE Pederobba (TV)

Un terremoto di magnitudo ML 1.4 è avvenuto nella zona: 2 km NE Pederobba (TV), il

  • 17-03-2023 09:01:02 (UTC)
  • 17-03-2023 10:01:02 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 45.8770, 11.9960 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Pederobba TV 2 7451 7451
Valdobbiadene TV 3 10388 17839
Vidor TV 4 3766 21605
Cornuda TV 5 6267 27872
Segusino TV 6 1887 29759
Crocetta del Montello TV 7 6080 35839
Quero Vas BL 7 3237 39076
Alano di Piave BL 8 2827 41903
Monfumo TV 8 1398 43301
Maser TV 8 5070 48371
Cavaso del Tomba TV 8 2960 51331
Moriago della Battaglia TV 9 2761 54092
Possagno TV 9 2177 56269
Castelcucco TV 10 2215 58484
Caerano di San Marco TV 10 8017 66501
Asolo TV 10 9128 75629
Miane TV 11 3329 78958
Sernaglia della Battaglia TV 11 6202 85160
Farra di Soligo TV 11 8913 94073
Montebelluna TV 12 31228 125301
Paderno del Grappa TV 12 2192 127493
Follina TV 13 3873 131366
Crespano del Grappa TV 13 4520 135886
Altivole TV 14 6911 142797
Fonte TV 14 5923 148720
Pieve di Soligo TV 14 12106 160826
Volpago del Montello TV 15 10151 170977
Cison di Valmarino TV 16 2647 173624
San Zenone degli Ezzelini TV 16 7411 181035
Giavera del Montello TV 16 5142 186177
Borso del Grappa TV 16 5924 192101
Trevignano TV 17 10761 202862
Feltre BL 17 20649 223511
Seren del Grappa BL 17 2448 225959
Riese Pio X TV 17 11067 237026
Nervesa della Battaglia TV 17 6789 243815
Refrontolo TV 17 1747 245562
Mussolente VI 19 7658 253220
Lentiai BL 19 3017 256237
Loria TV 19 9310 265547
Susegana TV 20 11835 277382

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
30 Km a NW di Treviso (83731 abitanti)
51 Km a NE di Vicenza (112953 abitanti)
52 Km a W di Pordenone (51229 abitanti)
53 Km a N di Padova (210401 abitanti)
56 Km a NW di Venezia (263352 abitanti)
71 Km a E di Trento (117317 abitanti)
85 Km a SE di Bolzano (106441 abitanti)
91 Km a N di Rovigo (51867 abitanti)
92 Km a NE di Verona (258765 abitanti)
98 Km a W di Udine (99169 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.4 2023-03-17
09:01:02
45.8768 11.9957 11 2023-03-17
09:18:06
Sala Sismica INGV-Roma 115463931
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-17 09:01:02 ± 0.1
Latitudine 45.8768 ± 0.0090
Longitudine 11.9957 ± 0.0090
Profondità (km) 11 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115463931

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1025
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 580
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 153
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1020.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 104
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.27
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.04227
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.53420
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

ML:1.4

Campo Valore
Valore 1.4
Incertezza 0.4
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115463931
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-17 09:18:06
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
OX.CIMO.HHZ. 2023-03-17T09:01:20.91 0.3 undecidable manual S 35 0.5342 50 0.44 63
ST.ZIAN.EHZ. 2023-03-17T09:01:19.60 0.3 undecidable manual S 323 0.4991 50 0.17 67
ST.ZIAN.EHZ. 2023-03-17T09:01:12.53 0.3 undecidable manual P 323 0.4991 50 0.45 63
OX.CIMO.HHZ. 2023-03-17T09:01:12.55 0.1 undecidable manual P 35 0.5342 50 -0.13 90
IV.FREG.EHZ. 2023-03-17T09:01:12.16 0.3 undecidable manual S 59 0.2581 50 -0.12 71
IV.CTI.HHN. 2023-03-17T09:01:12.64 0.3 undecidable manual S 306 0.2950 50 -0.74 59
OX.VARN.HHZ. 2023-03-17T09:01:08.48 0.3 undecidable manual S 33 0.1385 124 -0.01 74
IV.CTI.HHN. 2023-03-17T09:01:08.88 0.3 undecidable manual P 306 0.2950 50 0.29 68
IV.ASOL.EHZ. 2023-03-17T09:01:07.40 0.3 undecidable manual S 220 0.1007 133 0.05 74
IV.FREG.EHZ. 2023-03-17T09:01:07.64 0.6 undecidable manual P 59 0.2581 50 -0.31 46
IV.CRND.HNE. 2023-03-17T09:01:06.08 0.3 undecidable manual S 163 0.0423 156 0.05 75
OX.VARN.HHZ. 2023-03-17T09:01:05.61 0.1 undecidable manual P 33 0.1385 124 -0.16 96
IV.ASOL.EHZ. 2023-03-17T09:01:05.10 0.1 positive manual P 220 0.1007 133 -0.01 100
IV.CRND.HNE. 2023-03-17T09:01:04.33 0.3 undecidable manual P 163 0.0423 156 -0.01 76
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.ASOL.EHN. ML:1.7 0.0005545 0.82 AML other m 2023-03-17T09:01:07.30
IV.ASOL.HNN. ML:2.0 0.00113 0.42 AML other m 2023-03-17T09:01:08.63
IV.ASOL.HNE. ML:2.2 0.00168 0.5 AML other m 2023-03-17T09:01:08.68
IV.ASOL.EHE. ML:1.8 0.0007949999999999999 0.52 AML other m 2023-03-17T09:01:08.69
OX.VARN.HHN. ML:1.2 0.00013700000000000002 0.1 AML other m 2023-03-17T09:01:08.65
OX.VARN.HNE. ML:1.2 0.000155 0.1 AML other m 2023-03-17T09:01:08.66
OX.VARN.HHE. ML:1.3 0.000168 0.12 AML other m 2023-03-17T09:01:08.66
OX.VARN.HNN. ML:1.1 0.000127 0.58 AML other m 2023-03-17T09:01:10.13
ST.ZIAN.EHN. ML:1.0 0.00002625 1.08 AML other m 2023-03-17T09:01:20.61
ST.ZIAN.EHE. ML:1.0 0.000025450000000000005 1.54 AML other m 2023-03-17T09:01:28.98
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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