Terremoto di magnitudo ML 0.9 del 17-03-2023 ore 09:34:41 (UTC) in zona: 1 km NE Serra San Quirico (AN)

Un terremoto di magnitudo ML 0.9 è avvenuto nella zona: 1 km NE Serra San Quirico (AN), il

  • 17-03-2023 09:34:41 (UTC)
  • 17-03-2023 10:34:41 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 43.4570, 13.0220 ad una profondità di 7 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Serra San Quirico AN 1 2850 2850
Mergo AN 2 1037 3887
Rosora AN 5 1985 5872
Castelplanio AN 7 3540 9412
Genga AN 8 1797 11209
Poggio San Marcello AN 8 693 11902
Cupramontana AN 8 4756 16658
Arcevia AN 8 4612 21270
Maiolati Spontini AN 8 6248 27518
Montecarotto AN 9 1987 29505
Serra de' Conti AN 10 3746 33251
Monte Roberto AN 10 3061 36312
Poggio San Vicino MC 10 246 36558
Castelbellino AN 11 4947 41505
Apiro MC 11 2280 43785
San Paolo di Jesi AN 12 933 44718
Sassoferrato AN 13 7285 52003
Staffolo AN 14 2253 54256
Barbara AN 14 1368 55624
Cerreto d'Esi AN 15 3817 59441
Fabriano AN 16 31480 90921
Ostra Vetere AN 17 3311 94232
Castelleone di Suasa AN 17 1676 95908
San Lorenzo in Campo PU 18 3414 99322
Belvedere Ostrense AN 18 2234 101556
Cingoli MC 18 10352 111908
Pergola PU 19 6333 118241
Jesi AN 20 40399 158640

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
43 Km a S di Fano (60888 abitanti)
44 Km a W di Ancona (100861 abitanti)
51 Km a S di Pesaro (94582 abitanti)
61 Km a NE di Foligno (57155 abitanti)
64 Km a NE di Perugia (166134 abitanti)
77 Km a SE di Rimini (147750 abitanti)
92 Km a E di Arezzo (99543 abitanti)
98 Km a SE di Cesena (96758 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.9 2023-03-17
09:34:41
43.4567 13.0217 7 2023-03-17
09:48:43
Sala Sismica INGV-Roma 115464291
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-17 09:34:41 ± 0.32
Latitudine 43.4567 ± 0.0162
Longitudine 13.0217 ± 0.0186
Profondità (km) 7 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115464291

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 2182
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 422
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 38
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 2180.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 209
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 21
Numero di fasi 12
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.38
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.36153
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 15
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 6
Parametri della magnitudo

ML:0.9

Campo Valore
Valore 0.9
Incertezza 0.0
Num. stazioni usate 2
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115464291
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-17 09:48:43
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
SL.KOGS.BHZ. 2023-03-17T09:36:31.27 3.0 undecidable manual Sg 9.19 0
IV.SALB.HHZ. 2023-03-17T09:36:29.06 3.0 undecidable manual Sn -7.44 0
1J.FX14.HHZ.00 2023-03-17T09:36:17.53 3.0 undecidable manual Pg 10.23 0
IV.GIB.HHZ. 2023-03-17T09:36:11.59 3.0 undecidable manual Pg 9.72 0
IV.PLLN.EHZ. 2023-03-17T09:35:57.38 3.0 positive manual Pn -4.61 0
IV.IFIL.HHZ. 2023-03-17T09:35:42.98 3.0 positive manual Pn -9.99 0
IV.MGR.HHZ. 2023-03-17T09:35:41.88 3.0 undecidable manual Pg 3.95 0
IV.PCN.HNZ. 2023-03-17T09:35:33.75 3.0 undecidable manual Pg 6.68 0
IV.IMOL.HNZ. 2023-03-17T09:35:25.92 3.0 undecidable manual Sn -0.04 0
IV.PIEI.HHZ. 2023-03-17T09:34:55.57 0.3 undecidable manual S 283 0.3615 50 -0.29 69
IV.FRON.EHZ. 2023-03-17T09:34:50.93 0.3 undecidable manual S 286 0.2230 106 0.17 72
IV.PIEI.HHZ. 2023-03-17T09:34:49.07 1.0 undecidable manual P 283 0.3615 50 -0.86 19
IV.SSFR.HHZ. 2023-03-17T09:34:49.19 0.1 undecidable manual S 263 0.1745 110 0.19 97
IV.EL6.EHZ. 2023-03-17T09:34:48.30 0.3 undecidable manual S 155 0.1394 115 0.55 67
IV.FRON.EHZ. 2023-03-17T09:34:47.00 1.0 undecidable manual P 286 0.2230 106 0.02 25
IV.SSFR.HHZ. 2023-03-17T09:34:46.00 0.1 undecidable manual P 263 0.1745 110 0.04 100
IV.EL6.EHZ. 2023-03-17T09:34:45.28 0.3 undecidable manual P 155 0.1394 115 0.04 75
IV.ARVD.HHZ. 2023-03-17T09:34:45.91 0.3 undecidable manual S 306 0.0710 132 0.39 71
IV.ARVD.HHZ. 2023-03-17T09:34:44.35 0.3 undecidable manual P 306 0.0710 132 0.39 71
IV.MMUR.HNZ. 2023-03-17T09:34:43.77 0.1 undecidable manual S 230 0.0234 160 -0.68 87
IV.MMUR.HNZ. 2023-03-17T09:34:42.98 0.1 negative manual P 230 0.0234 160 -0.36 96
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.SSFR.HHN. ML:0.9 0.0000664 0.08 AML other m 2023-03-17T09:34:49.52
IV.SSFR.HHE. ML:0.9 0.000060049999999999996 1.14 AML other m 2023-03-17T09:34:50.58
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download