Terremoto di magnitudo ML 1.2 del 20-03-2023 ore 14:26:09 (UTC) in zona: 2 km NW Castel d'Aiano (BO)

Un terremoto di magnitudo ML 1.2 è avvenuto nella zona: 2 km NW Castel d'Aiano (BO), il

  • 20-03-2023 14:26:09 (UTC)
  • 20-03-2023 15:26:09 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 44.2920, 10.9810 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Castel d'Aiano BO 2 1906 1906
Montese MO 4 3353 5259
Zocca MO 6 4719 9978
Vergato BO 11 7639 17617
Gaggio Montano BO 11 4878 22495
Pavullo nel Frignano MO 13 17383 39878
Grizzana Morandi BO 14 3916 43794
Castel di Casio BO 15 3448 47242
Alto Reno Terme BO 15 6960 54202
Guiglia MO 15 3931 58133
Lizzano in Belvedere BO 16 2212 60345
Camugnano BO 16 1885 62230
Fanano MO 17 2989 65219
Sestola MO 18 2508 67727
Marano sul Panaro MO 18 5060 72787
Marzabotto BO 19 6779 79566
Lama Mocogno MO 20 2734 82300

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
37 Km a SW di Bologna (386663 abitanti)
40 Km a S di Modena (184973 abitanti)
40 Km a N di Pistoia (90315 abitanti)
47 Km a N di Prato (191150 abitanti)
53 Km a SE di Reggio nell'Emilia (171345 abitanti)
55 Km a S di Carpi (70699 abitanti)
59 Km a W di Imola (69797 abitanti)
61 Km a N di Scandicci (50609 abitanti)
62 Km a NW di Firenze (382808 abitanti)
63 Km a NE di Lucca (89046 abitanti)
72 Km a W di Faenza (58541 abitanti)
73 Km a E di Massa (69479 abitanti)
74 Km a E di Carrara (63133 abitanti)
75 Km a NE di Viareggio (62467 abitanti)
77 Km a SE di Parma (192836 abitanti)
79 Km a NE di Pisa (89158 abitanti)
79 Km a SW di Ferrara (133155 abitanti)
85 Km a W di Forlì (117913 abitanti)
94 Km a E di La Spezia (93959 abitanti)
98 Km a W di Ravenna (159116 abitanti)
98 Km a NE di Livorno (159219 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.2 2023-03-20
14:26:09
44.2918 10.9807 10 2023-03-20
14:58:57
Sala Sismica INGV-Roma 115565661
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-20 14:26:09 ± 0.15
Latitudine 44.2918 ± 0.0126
Longitudine 10.9807 ± 0.0138
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115565661

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1594
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 780
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 34
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1590.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 134
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.34
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.42898
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri della magnitudo

ML:1.2

Campo Valore
Valore 1.2
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115565661
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-20 14:58:57
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
GU.SARM.EHN. 2023-03-20T14:26:25.42 0.3 undecidable manual S 256 0.4290 50 0.5 67
IV.CSNT.HHZ. 2023-03-20T14:26:25.38 3.0 positive manual P 0.09 0
IV.SEI.HHE. 2023-03-20T14:26:23.19 0.6 undecidable manual S 131 0.3597 50 0.3 47
IV.BDI.HHZ. 2023-03-20T14:26:22.97 0.6 undecidable manual S 230 0.3588 50 0.13 49
IV.MPPT.EHN. 2023-03-20T14:26:22.29 0.6 undecidable manual S 167 0.3435 50 -0.1 50
GU.POPM.HHZ. 2023-03-20T14:26:21.27 0.6 undecidable manual S 213 0.2941 50 0.33 48
IV.ZEN8.HNZ. 2023-03-20T14:26:19.93 3.0 undecidable manual P -0.01 0
GU.SARM.EHN. 2023-03-20T14:26:18.18 0.1 undecidable manual P 256 0.4290 50 -0.19 95
IV.SEI.HHE. 2023-03-20T14:26:17.50 0.1 undecidable manual P 131 0.3597 50 0.3 95
IV.BDI.HHZ. 2023-03-20T14:26:17.01 0.3 positive manual P 230 0.3588 50 -0.16 73
IV.FNVD.HHZ. 2023-03-20T14:26:16.88 0.3 undecidable manual S 141 0.1601 118 0.44 72
IV.MPPT.EHN. 2023-03-20T14:26:16.42 0.1 undecidable manual P 167 0.3435 50 -0.49 91
GU.POPM.HHZ. 2023-03-20T14:26:15.88 0.1 positive manual P 213 0.2941 50 -0.19 98
IV.ZCCA.HHZ. 2023-03-20T14:26:13.90 0.3 undecidable manual S 357 0.0594 146 0.46 73
IV.FNVD.HHZ. 2023-03-20T14:26:12.98 0.3 negative manual P 141 0.1601 118 -0.49 71
IV.ZCCA.HHZ. 2023-03-20T14:26:11.43 0.1 negative manual P 357 0.0594 146 -0.31 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.ZCCA.HHE. ML:1.2 0.0002245 0.54 AML other m 2023-03-20T14:26:14.25
IV.ZCCA.HHN. ML:1.0 0.0001455 1.54 AML other m 2023-03-20T14:26:15.18
IV.FNVD.HHN. ML:1.2 0.00014050000000000003 0.08 AML other m 2023-03-20T14:26:17.35
IV.FNVD.HHE. ML:1.3 0.0001705 0.24 AML other m 2023-03-20T14:26:17.33
GU.POPM.HHN. ML:1.6 0.00015949999999999997 0.38 AML other m 2023-03-20T14:26:21.48
GU.POPM.HHE. ML:1.5 0.00014850000000000003 0.16 AML other m 2023-03-20T14:26:21.76
IV.BDI.HHN. ML:1.1 0.000043700000000000005 0.2 AML other m 2023-03-20T14:26:23.51
IV.BDI.HHE. ML:1.1 0.0000401 0.38 AML other m 2023-03-20T14:26:24.14
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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