Terremoto di magnitudo ML 0.6 del 21-03-2023 ore 02:25:38 (UTC) in zona: 3 km S Bordano (UD)

Un terremoto di magnitudo ML 0.6 è avvenuto nella zona: 3 km S Bordano (UD), il

  • 21-03-2023 02:25:38 (UTC)
  • 21-03-2023 03:25:38 (UTC +01:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 46.2940, 13.1160 ad una profondità di 9 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Bordano UD 3 754 754
Gemona del Friuli UD 3 10964 11718
Trasaghis UD 3 2227 13945
Venzone UD 5 2117 16062
Osoppo UD 5 2936 18998
Montenars UD 7 538 19536
Artegna UD 7 2885 22421
Magnano in Riviera UD 9 2336 24757
Amaro UD 9 823 25580
Buja UD 9 6563 32143
Cavazzo Carnico UD 10 1052 33195
Lusevera UD 12 643 33838
Treppo Grande UD 12 1708 35546
Tarcento UD 12 9012 44558
Majano UD 12 5945 50503
Forgaria nel Friuli UD 14 1786 52289
Vito d'Asio PN 14 769 53058
Resiutta UD 14 309 53367
Verzegnis UD 14 863 54230
Colloredo di Monte Albano UD 14 2223 56453
Moggio Udinese UD 14 1714 58167
Cassacco UD 14 2938 61105
Tolmezzo UD 15 10440 71545
Nimis UD 16 2740 74285
Tricesimo UD 16 7600 81885
Ragogna UD 17 2909 84794
San Daniele del Friuli UD 17 8013 92807
Clauzetto PN 17 380 93187
Resia UD 17 1033 94220
Pinzano al Tagliamento PN 18 1525 95745
Taipana UD 18 636 96381
Attimis UD 19 1805 98186
Reana del Rojale UD 19 4966 103152
Castelnovo del Friuli PN 19 880 104032
Moruzzo UD 19 2456 106488
Pagnacco UD 20 5044 111532
Chiusaforte UD 20 672 112204
Rive d'Arcano UD 20 2444 114648
Zuglio UD 20 595 115243
Villa Santina UD 20 2233 117476

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
27 Km a NW di Udine (99169 abitanti)
52 Km a NE di Pordenone (51229 abitanti)
88 Km a NW di Trieste (204420 abitanti)
97 Km a NE di Treviso (83731 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 0.6 2023-03-21
02:25:38
46.2942 13.1157 9 2023-03-21
08:38:33
Sala Sismica INGV-Roma 115587651
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-21 02:25:38 ± 0.09
Latitudine 46.2942 ± 0.0045
Longitudine 13.1157 ± 0.0052
Profondità (km) 9 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115587651

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 438
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 312
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 190
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 440.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 99
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 20
Numero di fasi 20
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.2
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.02518
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.25541
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

ML:0.6

Campo Valore
Valore 0.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 12
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115587651
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-21 08:38:33
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
OX.PLRO.HHZ. 2023-03-21T02:25:49.72 0.3 undecidable manual S 5 0.2554 107 0.42 67
OX.CLUD.HHZ. 2023-03-21T02:25:48.18 0.6 undecidable manual S 315 0.2293 109 -0.15 46
IV.PTCC.HHZ. 2023-03-21T02:25:46.71 0.6 undecidable manual S 55 0.1996 112 -0.56 42
OX.FUSE.HHZ. 2023-03-21T02:25:45.04 0.3 undecidable manual S 327 0.1439 119 -0.27 68
NI.PALA.HHZ. 2023-03-21T02:25:45.30 0.3 undecidable manual S 250 0.1412 119 0.07 72
OX.PLRO.HHZ. 2023-03-21T02:25:45.12 0.3 undecidable manual P 5 0.2554 107 0.18 69
OX.CLUD.HHZ. 2023-03-21T02:25:44.20 0.3 undecidable manual P 315 0.2293 109 -0.18 70
NI.VINO.HHZ. 2023-03-21T02:25:44.47 0.6 undecidable manual S 110 0.1178 124 0.01 49
OX.BAD.HNZ. 2023-03-21T02:25:43.91 0.6 undecidable manual S 124 0.1070 127 -0.22 47
OX.MPRI.HHZ. 2023-03-21T02:25:43.71 0.6 undecidable manual S 239 0.1034 128 -0.29 47
IV.PTCC.HHZ. 2023-03-21T02:25:43.82 0.6 undecidable manual P 55 0.1996 112 0.05 48
RF.GEPF.HHZ. 2023-03-21T02:25:42.27 0.1 undecidable manual S 140 0.0252 163 0.08 100
NI.PALA.HHZ. 2023-03-21T02:25:42.51 0.3 undecidable manual P 250 0.1412 119 -0.08 74
OX.BOO.HNZ. 2023-03-21T02:25:42.58 0.6 undecidable manual S 335 0.0279 161 0.35 48
OX.FUSE.HHZ. 2023-03-21T02:25:42.73 0.1 positive manual P 327 0.1439 119 0.09 97
NI.VINO.HHZ. 2023-03-21T02:25:42.19 0.3 undecidable manual P 110 0.1178 124 0.04 73
OX.BAD.HNZ. 2023-03-21T02:25:41.86 0.1 undecidable manual P 124 0.1070 127 -0.09 98
OX.MPRI.HHZ. 2023-03-21T02:25:41.81 0.3 undecidable manual P 239 0.1034 128 -0.08 74
OX.BOO.HNZ. 2023-03-21T02:25:41.17 0.1 undecidable manual P 335 0.0279 161 0.31 95
RF.GEPF.HHZ. 2023-03-21T02:25:40.99 0.3 undecidable manual P 140 0.0252 163 0.15 73
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
NI.VINO.HHN. ML:0.6 0.000039649999999999995 0.32 AML other m 2023-03-21T02:25:44.60
OX.MPRI.HHE. ML:0.4 0.000033100000000000005 1.12 AML other m 2023-03-21T02:25:44.89
NI.VINO.HHE. ML:0.2 0.0000201 0.7 AML other m 2023-03-21T02:25:45.89
NI.PALA.HHE. ML:0.9 0.00006895 0.16 AML other m 2023-03-21T02:25:45.80
OX.MPRI.HHN. ML:0.5 0.000039599999999999994 1.24 AML other m 2023-03-21T02:25:45.28
NI.PALA.HHN. ML:0.8 0.0000665 0.74 AML other m 2023-03-21T02:25:46.11
OX.FUSE.HHN. ML:0.4 0.00002355 0.32 AML other m 2023-03-21T02:25:46.62
OX.FUSE.HHE. ML:0.4 0.00002405 1.04 AML other m 2023-03-21T02:25:47.06
IV.PTCC.HHE. ML:0.7 0.0000366 0.28 AML other m 2023-03-21T02:25:47.64
IV.PTCC.HHN. ML:0.7 0.0000329 0.48 AML other m 2023-03-21T02:25:48.65
OX.PLRO.HHE. ML:0.7 0.0000259 1.16 AML other m 2023-03-21T02:25:50.11
OX.PLRO.HHN. ML:0.9 0.0000381 0.36 AML other m 2023-03-21T02:25:50.26
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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