Terremoto di magnitudo ML 1.0 del 28-03-2023 ore 09:37:20 (Italia) in zona: 5 km W Montemonaco (AP)

Un terremoto di magnitudo ML 1.0 è avvenuto nella zona: 5 km W Montemonaco (AP), il

  • 28-03-2023 07:37:20 (UTC)
  • 28-03-2023 09:37:20 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 42.9090, 13.2660 ad una profondità di 21 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Montemonaco AP 5 604 604
Montefortino FM 7 1178 1782
Montegallo AP 9 523 2305
Castelsantangelo sul Nera MC 9 281 2586
Bolognola MC 10 142 2728
Amandola FM 11 3629 6357
Ussita MC 11 444 6801
Comunanza AP 13 3166 9967
Sarnano MC 14 3264 13231
Visso MC 15 1107 14338
Arquata del Tronto AP 15 1178 15516
Acquacanina MC 15 121 15637
Palmiano AP 16 196 15833
Fiastra MC 17 559 16392
Roccafluvione AP 18 2010 18402
Montefalcone Appennino FM 18 424 18826
Smerillo FM 18 365 19191
Preci PG 19 724 19915
Gualdo MC 19 815 20730
Venarotta AP 19 2066 22796
Norcia PG 19 4957 27753
Acquasanta Terme AP 19 2916 30669
Force AP 19 1354 32023
Monte San Martino MC 20 765 32788

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
45 Km a NW di Teramo (54892 abitanti)
46 Km a E di Foligno (57155 abitanti)
63 Km a N di L'Aquila (69753 abitanti)
64 Km a NE di Terni (111501 abitanti)
75 Km a E di Perugia (166134 abitanti)
81 Km a S di Ancona (100861 abitanti)
85 Km a NW di Montesilvano (53738 abitanti)
92 Km a NW di Pescara (121014 abitanti)
96 Km a NW di Chieti (51815 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.0 2023-03-28
07:37:20
42.9092 13.266 21 2023-03-28
07:54:38
Sala Sismica INGV-Roma 115815241
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-28 07:37:20 ± 0.11
Latitudine 42.9092 ± 0.0036
Longitudine 13.2660 ± 0.0061
Profondità (km) 21 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115815241

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 487
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 260
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 231
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 490.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 75
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.12
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.37861
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 11
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri della magnitudo

ML:1.0

Campo Valore
Valore 1.0
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 10
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115815241
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-28 07:54:38
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.SENI.EHZ. 2023-03-28T07:37:33.61 3.0 negative manual P -0.11 0
IV.CSP1.EHZ. 2023-03-28T07:37:29.40 0.3 undecidable manual S 346 0.1880 128 0.14 72
IV.NRCA.HHZ. 2023-03-28T07:37:28.22 0.3 undecidable manual S 236 0.1340 139 0.11 72
IV.FDMO.HHZ. 2023-03-28T07:37:28.96 0.3 undecidable manual S 314 0.1826 129 -0.17 70
IV.TERO.HHZ. 2023-03-28T07:37:28.29 1.0 undecidable manual P 139 0.3786 108 -0.04 23
IV.CESI.HHZ. 2023-03-28T07:37:26.87 1.0 undecidable manual P 290 0.2815 116 0.09 24
7F.SIB2.EHZ. 2023-03-28T07:37:26.57 0.3 undecidable manual S 123 0.0333 169 -0.2 73
7F.SIB1.EHZ. 2023-03-28T07:37:26.95 0.3 undecidable manual S 168 0.0144 175 0.26 72
IV.MMO1.EHZ. 2023-03-28T07:37:26.81 0.3 undecidable manual S 102 0.0459 165 -0.04 75
7F.SIB3.EHZ. 2023-03-28T07:37:26.63 0.3 undecidable manual S 175 0.0342 168 -0.14 74
IV.FDMO.HHZ. 2023-03-28T07:37:25.30 0.1 undecidable manual P 314 0.1826 129 -0.05 96
IV.MF5.EHN. 2023-03-28T07:37:25.29 1.0 undecidable manual P 61 0.1619 133 0.2 23
IV.CSP1.EHZ. 2023-03-28T07:37:25.45 0.1 undecidable manual P 346 0.1880 128 0.03 97
7F.SIB1.EHZ. 2023-03-28T07:37:24.09 0.1 undecidable manual P 168 0.0144 175 0.15 98
IV.MMO1.EHZ. 2023-03-28T07:37:24.00 0.1 undecidable manual P 102 0.0459 165 -0.04 100
IV.NRCA.HHZ. 2023-03-28T07:37:24.75 0.3 undecidable manual P 236 0.1340 139 -0.01 74
7F.SIB3.EHZ. 2023-03-28T07:37:23.95 0.1 undecidable manual P 175 0.0342 168 -0.04 100
7F.SIB2.EHZ. 2023-03-28T07:37:23.88 0.1 undecidable manual P 123 0.0333 169 -0.1 99
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.MMO1.EHE. ML:1.1 0.00009286881 0.0576 AML other m 2023-03-28T07:37:27.45
IV.MMO1.EHN. ML:0.8 0.000042645045 0.64 AML other m 2023-03-28T07:37:27.32
IV.NRCA.HHE. ML:0.8 0.000042079845 0.0768 AML other m 2023-03-28T07:37:28.84
IV.NRCA.HHN. ML:0.7 0.000029618485 0.0832 AML other m 2023-03-28T07:37:30.11
IV.FDMO.HHE. ML:0.8 0.0000341844465 0.1856 AML other m 2023-03-28T07:37:29.18
IV.FDMO.HHN. ML:1.0 0.00005835784 1.0432 AML other m 2023-03-28T07:37:29.41
IV.CSP1.EHE. ML:1.1 0.0000695307 1.0432 AML other m 2023-03-28T07:37:29.46
IV.CSP1.EHN. ML:1.5 0.00018064334999999998 1.7216 AML other m 2023-03-28T07:37:29.46
IV.CESI.HHE. ML:1.2 0.00005882844 1.3056 AML other m 2023-03-28T07:37:31.73
IV.CESI.HHN. ML:1.3 0.00007012077499999999 0.6592 AML other m 2023-03-28T07:37:32.31
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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