Terremoto di magnitudo ML 1.2 del 31-03-2023 ore 20:49:59 (UTC) in zona: 1 km E Cusano Mutri (BN)

Un terremoto di magnitudo ML 1.2 è avvenuto nella zona: 1 km E Cusano Mutri (BN), il

  • 31-03-2023 20:49:59 (UTC)
  • 31-03-2023 22:49:59 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.3410, 14.5190 ad una profondità di 15 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Sala Sismica INGV-Roma.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Cusano Mutri BN 1 4091 4091
Pietraroja BN 3 545 4636
Cerreto Sannita BN 7 3940 8576
San Lorenzello BN 7 2227 10803
Faicchio BN 8 3634 14437
Gioia Sannitica CE 8 3638 18075
San Potito Sannitico CE 11 1925 20000
Guardiaregia CB 11 801 20801
Sepino CB 11 1964 22765
Guardia Sanframondi BN 12 5078 27843
San Salvatore Telesino BN 12 3999 31842
Castelvenere BN 12 2562 34404
Campochiaro CB 12 646 35050
Castello del Matese CE 12 1494 36544
Morcone BN 12 4932 41476
Piedimonte Matese CE 12 11297 52773
Sassinoro BN 13 618 53391
San Lupo BN 13 801 54192
San Gregorio Matese CE 13 988 55180
San Polo Matese CB 13 470 55650
San Lorenzo Maggiore BN 13 2154 57804
Telese Terme BN 14 7486 65290
Puglianello BN 14 1349 66639
Alife CE 15 7616 74255
Pontelandolfo BN 16 2167 76422
Amorosi BN 16 2797 79219
Bojano CB 16 8058 87277
San Giuliano del Sannio CB 16 1029 88306
Solopaca BN 17 3820 92126
Ruviano CE 17 1655 93781
Casalduni BN 17 1378 95159
Vinchiaturo CB 18 3324 98483
Cercepiccola CB 18 681 99164
Castel Campagnano CE 18 1581 100745
Alvignano CE 19 4824 105569
Santa Croce del Sannio BN 19 927 106496
Campolattaro BN 19 1072 107568
Colle d'Anchise CB 19 807 108375
Dragoni CE 19 2108 110483
San Massimo CB 19 855 111338
Melizzano BN 20 1858 113196

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a NW di Benevento (60091 abitanti)
33 Km a NE di Caserta (76326 abitanti)
46 Km a N di Acerra (59573 abitanti)
49 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
50 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
52 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
53 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
53 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
56 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
59 Km a N di Portici (55274 abitanti)
60 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
61 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
63 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
66 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
66 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
72 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
73 Km a N di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
76 Km a N di Salerno (135261 abitanti)
81 Km a W di San Severo (53905 abitanti)
87 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
90 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Rivista
Rev100
ML 1.2 2023-03-31
20:49:59
41.3413 14.5192 15 2023-03-31
20:54:20
Sala Sismica INGV-Roma 115926721
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2023-03-31 20:49:59 ± 0.21
Latitudine 41.3413 ± 0.0099
Longitudine 14.5192 ± 0.0096
Profondità (km) 15 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 100 -> SURVEY-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 115926721

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 1215
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 318
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 327
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 1210.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 173
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 11
Numero di fasi 10
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.22
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.29138
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 6
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 5
Parametri della magnitudo

ML:1.2

Campo Valore
Valore 1.2
Incertezza 0.0
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 115926721
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2023-03-31 20:54:20
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.MCRV.HHZ. 2023-03-31T20:50:27.90 3.0 undecidable manual S 0.26 0
IV.PIGN.HHZ. 2023-03-31T20:50:10.59 0.6 undecidable manual S 241 0.2914 100 0.01 67
IV.VAGA.HHZ. 2023-03-31T20:50:09.16 0.6 undecidable manual S 289 0.2257 106 0.46 60
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-31T20:50:08.31 0.6 undecidable manual S 15 0.2122 107 0.01 67
IV.SACR.HHZ. 2023-03-31T20:50:07.07 0.6 undecidable manual S 68 0.1511 119 0.45 62
IV.PIGN.HHZ. 2023-03-31T20:50:05.96 0.6 positive manual P 241 0.2914 100 0.1 66
IV.SGG.HHZ. 2023-03-31T20:50:05.53 0.6 undecidable manual S 293 0.1142 129 -0.2 68
IV.BSSO.HHZ. 2023-03-31T20:50:04.33 0.3 negative manual P 15 0.2122 107 -0.21 100
IV.VAGA.HHZ. 2023-03-31T20:50:04.68 1.0 negative manual P 289 0.2257 106 -0.09 34
IV.SACR.HHZ. 2023-03-31T20:50:03.46 0.6 negative manual P 68 0.1511 119 -0.11 68
IV.SGG.HHZ. 2023-03-31T20:50:02.75 0.6 undecidable manual P 293 0.1142 129 -0.31 66
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.SGG.HHN. ML:1.2 0.0001295 0.5 AML other m 2023-03-31T20:50:06.14
IV.SGG.HHE. ML:1.2 0.000134 0.26 AML other m 2023-03-31T20:50:06.84
IV.VAGA.HHE. ML:1.2 0.0000831 0.1 AML other m 2023-03-31T20:50:09.66
IV.VAGA.HHN. ML:1.2 0.00009120000000000001 0.44 AML other m 2023-03-31T20:50:13.25
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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