Terremoto di magnitudo ML 1.4 del 20-07-2016 ore 23:57:01 (Italia) in zona: 3 km SE Panni (FG)

Un terremoto di magnitudo ML 1.4 è avvenuto nella zona: 3 km SE Panni (FG), il

  • 20-07-2016 21:57:01 (UTC)
  • 20-07-2016 23:57:01 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1920, 15.2920 ad una profondità di 14 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Panni FG 3 804 804
Monteleone di Puglia FG 4 1021 1825
Accadia FG 5 2376 4201
Montaguto AV 7 423 4624
Bovino FG 8 3309 7933
Anzano di Puglia FG 8 1284 9217
Sant'Agata di Puglia FG 9 1959 11176
Deliceto FG 9 3828 15004
Orsara di Puglia FG 10 2767 17771
Zungoli AV 10 1099 18870
Savignano Irpino AV 10 1140 20010
Scampitella AV 11 1234 21244
Greci AV 12 691 21935
Villanova del Battista AV 14 1690 23625
Vallesaccarda AV 15 1386 25011
San Sossio Baronia AV 16 1643 26654
San Nicola Baronia AV 17 771 27425
Trevico AV 17 993 28418
Rocchetta Sant'Antonio FG 17 1875 30293
Ariano Irpino AV 17 22700 52993
Flumeri AV 18 2963 55956
Celle di San Vito FG 18 166 56122
Vallata AV 18 2714 58836
Castel Baronia AV 18 1129 59965
Faeto FG 18 627 60592
Castelluccio Valmaggiore FG 18 1318 61910
Troia FG 19 7195 69105
Lacedonia AV 19 2340 71445
Carife AV 20 1408 72853
Candela FG 20 2728 75581
Castelluccio dei Sauri FG 20 2131 77712

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
37 Km a SW di Foggia (151991 abitanti)
43 Km a E di Benevento (60091 abitanti)
52 Km a NE di Avellino (54857 abitanti)
52 Km a W di Cerignola (58396 abitanti)
56 Km a S di San Severo (53905 abitanti)
70 Km a NE di Battipaglia (50786 abitanti)
72 Km a SW di Manfredonia (57279 abitanti)
73 Km a NE di Salerno (135261 abitanti)
73 Km a NE di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
75 Km a NW di Potenza (67122 abitanti)
81 Km a NE di Scafati (50787 abitanti)
81 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
82 Km a E di Acerra (59573 abitanti)
84 Km a W di Barletta (94814 abitanti)
84 Km a W di Andria (100440 abitanti)
88 Km a E di Afragola (65057 abitanti)
88 Km a NE di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
89 Km a E di Portici (55274 abitanti)
90 Km a E di Casoria (77642 abitanti)
90 Km a NE di Torre del Greco (86275 abitanti)
90 Km a E di Ercolano (53709 abitanti)
94 Km a E di Aversa (53047 abitanti)
95 Km a W di Trani (56217 abitanti)
96 Km a E di Napoli (974074 abitanti)
96 Km a E di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
98 Km a E di Marano di Napoli (59874 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 1.4 2016-07-20
21:57:01
41.1922 15.2922 14 2016-11-08
11:51:05
Bollettino Sismico Italiano INGV 30178201
Rivista
Rev100
ML 1.4 2016-07-20
21:57:00
41.1818 15.3035 17 2016-07-20
22:06:16
Sala Sismica INGV-Roma 26504141
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-07-20 21:57:01 ± 0.14
Latitudine 41.1922 ± 0.0063
Longitudine 15.2922 ± 0.0096
Profondità (km) 14 ± 2 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 30178201

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 754
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 244
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 65
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 750.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 93
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 16
Numero di fasi 16
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.34
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.07914
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.69518
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 10
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

ML:1.4

Campo Valore
Valore 1.4
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 30178201
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2016-10-14 10:50:47

ML:1.4

Campo Valore
Valore 1.4
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 26504141
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2016-07-20 22:06:16
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.MELA.HHZ. 2016-07-20T21:57:19.30 0.6 undecidable manual S 347 0.5279 94 0.16 45
IV.MSAG.HNE. 2016-07-20T21:57:15.06 0.3 undecidable manual P 41 0.6952 93 0.73 55
IV.SGRT.HHN. 2016-07-20T21:57:14.02 0.3 undecidable manual P 31 0.6556 93 0.36 63
IV.VULT.HHZ. 2016-07-20T21:57:13.79 0.3 undecidable manual S 134 0.3399 97 0.19 69
IV.APRC.HNN. 2016-07-20T21:57:12.48 0.3 undecidable manual P 18 0.5954 93 -0.15 68
IV.MRB1.HHZ. 2016-07-20T21:57:11.60 0.3 undecidable manual S 254 0.2536 101 0.55 64
IV.SNAL.HHZ. 2016-07-20T21:57:11.70 0.3 undecidable manual S 193 0.2734 99 0.06 72
IV.MELA.HHZ. 2016-07-20T21:57:10.77 0.3 undecidable manual P 347 0.5279 94 -0.7 59
IV.CAFE.HHE. 2016-07-20T21:57:09.10 0.3 undecidable manual S 194 0.1691 111 0.46 68
IV.VULT.HHZ. 2016-07-20T21:57:08.08 0.1 undecidable manual P 134 0.3399 97 -0.2 94
IV.SNAL.HHZ. 2016-07-20T21:57:06.62 0.1 positive manual P 193 0.2734 99 -0.53 88
IV.SGTA.HHZ. 2016-07-20T21:57:06.50 0.3 undecidable manual S 136 0.0791 140 0.05 76
IV.MRB1.HHZ. 2016-07-20T21:57:06.59 0.1 undecidable manual P 254 0.2536 101 -0.21 95
IV.MOCO.HHZ. 2016-07-20T21:57:06.03 0.1 undecidable manual P 331 0.2041 106 0.05 98
IV.CAFE.HHE. 2016-07-20T21:57:05.40 0.1 undecidable manual P 194 0.1691 111 -0.02 100
IV.SGTA.HHZ. 2016-07-20T21:57:03.94 0.1 negative manual P 136 0.0791 140 -0.21 98
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.MRB1.HHN. ML:1.4 0.0001359 0.42 AML other m 2016-07-20T21:57:11.84
IV.MRB1.HHE. ML:1.2 0.00007680000000000001 0.68 AML other m 2016-07-20T21:57:12.05
IV.SGTA.HHE. ML:1.3 0.000222 0.54 AML other m 2016-07-20T21:57:06.76
IV.SGTA.HHN. ML:1.2 0.0001915 0.58 AML other m 2016-07-20T21:57:06.74
IV.SNAL.HHE. ML:1.6 0.0001815 0.54 AML other m 2016-07-20T21:57:11.86
IV.SNAL.HHN. ML:1.2 0.00006725000000000001 0.22 AML other m 2016-07-20T21:57:11.81
IV.VULT.HHN. ML:1.5 0.0001175 0.82 AML other m 2016-07-20T21:57:14.93
IV.VULT.HHE. ML:1.4 0.00009695000000000001 0.3 AML other m 2016-07-20T21:57:15.94
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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