Terremoto di magnitudo ML 1.5 del 26-07-2016 ore 12:13:54 (Italia) in zona: 1 km SW Ortona dei Marsi (AQ)

Un terremoto di magnitudo ML 1.5 è avvenuto nella zona: 1 km SW Ortona dei Marsi (AQ), il

  • 26-07-2016 10:13:54 (UTC)
  • 26-07-2016 12:13:54 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.9910, 13.7190 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Ortona dei Marsi AQ 1 542 542
Gioia dei Marsi AQ 5 1989 2531
Pescina AQ 6 4133 6664
Cocullo AQ 7 230 6894
Lecce nei Marsi AQ 7 1702 8596
Anversa degli Abruzzi AQ 7 341 8937
Ortucchio AQ 7 1860 10797
San Benedetto dei Marsi AQ 8 3909 14706
Bisegna AQ 8 223 14929
Collarmele AQ 11 894 15823
Goriano Sicoli AQ 11 569 16392
Villalago AQ 11 568 16960
Bugnara AQ 12 1125 18085
Prezza AQ 12 945 19030
Cerchio AQ 13 1635 20665
Castel di Ieri AQ 14 303 20968
Aielli AQ 15 1475 22443
Raiano AQ 15 2815 25258
Introdacqua AQ 15 2126 27384
Gagliano Aterno AQ 15 254 27638
Trasacco AQ 15 6246 33884
Villavallelonga AQ 16 919 34803
Castelvecchio Subequo AQ 16 982 35785
Collelongo AQ 16 1233 37018
Scanno AQ 17 1847 38865
Vittorito AQ 17 873 39738
Pratola Peligna AQ 17 7577 47315
Celano AQ 18 11017 58332
Molina Aterno AQ 18 386 58718
Corfinio AQ 18 1051 59769
Sulmona AQ 18 24557 84326
Secinaro AQ 18 359 84685

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
48 Km a SE di L'Aquila (69753 abitanti)
55 Km a SW di Chieti (51815 abitanti)
67 Km a SW di Pescara (121014 abitanti)
68 Km a SW di Montesilvano (53738 abitanti)
74 Km a S di Teramo (54892 abitanti)
76 Km a E di Tivoli (56533 abitanti)
82 Km a E di Guidonia Montecelio (88673 abitanti)
85 Km a E di Velletri (53303 abitanti)
89 Km a NE di Latina (125985 abitanti)
99 Km a E di Aprilia (73446 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 1.5 2016-07-26
10:13:54
41.9912 13.719 8 2016-11-08
11:51:03
Bollettino Sismico Italiano INGV 26677011
Rivista
Rev100
ML 1.5 2016-07-26
10:13:54
41.9903 13.7198 9 2016-07-26
10:21:22
Sala Sismica INGV-Roma 26576671
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-07-26 10:13:54 ± 0.07
Latitudine 41.9912 ± 0.0036
Longitudine 13.7190 ± 0.0060
Profondità (km) 8 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 26677011

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 479
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 258
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 104
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 480.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 68
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 19
Numero di fasi 17
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.26
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.00000
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.45146
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 10
Parametri delle magnitudo

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 26677011
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2016-08-21 18:37:45

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 26576671
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2016-07-26 10:21:22
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.ARRO.EHZ. 2016-07-26T10:14:25.99 3.0 undecidable manual S -2.24 0
IV.LATB.EHZ. 2016-07-26T10:14:22.99 3.0 undecidable manual S 0 0
IV.CERA.HHE. 2016-07-26T10:14:10.68 0.6 undecidable manual S 150 0.4515 50 0.16 45
IV.FAGN.HHZ. 2016-07-26T10:14:06.02 0.3 undecidable manual S 340 0.2923 104 0.32 69
IV.POFI.HHZ. 2016-07-26T10:14:05.13 0.3 undecidable manual S 181 0.2734 105 0.12 72
IV.PTQR.HHZ. 2016-07-26T10:14:04.25 0.3 undecidable manual S 278 0.2383 108 0.54 66
IV.CERA.HHE. 2016-07-26T10:14:03.79 0.1 undecidable manual P 150 0.4515 50 0.22 90
IV.T0110.HHZ. 2016-07-26T10:14:03.99 0.3 undecidable manual S 10 0.2419 107 0.15 73
IV.RNI2.HHE. 2016-07-26T10:14:03.52 0.1 undecidable manual P 132 0.4326 50 0.28 89
IV.VCEL.EHE. 2016-07-26T10:14:02.70 0.1 undecidable manual P 13 0.4128 50 -0.21 92
IV.LPEL.HHZ. 2016-07-26T10:14:01.43 0.1 undecidable manual P 81 0.3489 50 -0.38 90
IV.VVLD.HHZ. 2016-07-26T10:14:00.14 0.3 undecidable manual S 210 0.1403 118 -0.09 74
IV.POFI.HHZ. 2016-07-26T10:14:00.05 0.1 positive manual P 181 0.2734 105 -0.34 91
IV.INTR.HHZ. 2016-07-26T10:14:00.52 0.3 undecidable manual S 81 0.1394 118 0.34 71
IV.FAGN.HHZ. 2016-07-26T10:14:00.81 0.1 undecidable manual P 340 0.2923 104 0.02 98
IV.T0110.HHZ. 2016-07-26T10:13:59.39 0.1 positive manual P 10 0.2419 107 -0.32 92
IV.PTQR.HHZ. 2016-07-26T10:13:59.40 0.3 undecidable manual P 278 0.2383 108 -0.24 70
IV.VVLD.HHZ. 2016-07-26T10:13:57.49 0.1 positive manual P 210 0.1403 118 -0.14 98
IV.INTR.HHZ. 2016-07-26T10:13:57.67 0.1 positive manual P 81 0.1394 118 0.07 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.FAGN.HHN. ML:1.6 0.00019250000000000002 0.46 AML other m 2016-07-26T10:14:07.04
IV.FAGN.HHE. ML:1.6 0.000158 0.34 AML other m 2016-07-26T10:14:12.17
IV.INTR.HHN. ML:1.5 0.000288 0.32 AML other m 2016-07-26T10:14:01.53
IV.INTR.HHE. ML:1.3 0.000212 1.12 AML other m 2016-07-26T10:14:03.25
IV.POFI.HHN. ML:1.2 0.00007455000000000001 1.24 AML other m 2016-07-26T10:14:07.25
IV.POFI.HHE. ML:1.4 0.00010775000000000002 0.7 AML other m 2016-07-26T10:14:07.49
IV.PTQR.HHE. ML:1.2 0.00008185000000000001 0.22 AML other m 2016-07-26T10:14:04.52
IV.PTQR.HHN. ML:1.2 0.00007855 0.4 AML other m 2016-07-26T10:14:05.43
IV.T0110.HHE. ML:1.7 0.00026250000000000004 0.4 AML other m 2016-07-26T10:14:04.83
IV.T0110.HHN. ML:1.9 0.000488 0.3 AML other m 2016-07-26T10:14:04.20
IV.VVLD.HHN. ML:1.6 0.0003705 0.4 AML other m 2016-07-26T10:14:00.56
IV.VVLD.HHE. ML:1.7 0.000456 0.44 AML other m 2016-07-26T10:14:00.56
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download