Terremoto di magnitudo ML 1.8 del 29-07-2016 ore 18:25:30 (Italia) in zona: 3 km S Dugenta (BN)

Un terremoto di magnitudo ML 1.8 è avvenuto nella zona: 3 km S Dugenta (BN), il

  • 29-07-2016 16:25:30 (UTC)
  • 29-07-2016 18:25:30 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 41.1090, 14.4510 ad una profondità di 8 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

Visualizza la localizzazione con

Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Dugenta BN 3 2798 2798
Valle di Maddaloni CE 4 2742 5540
Sant'Agata de' Goti BN 5 11216 16756
Durazzano BN 5 2230 18986
Limatola BN 6 4073 23059
Melizzano BN 8 1858 24917
Castel Morrone CE 8 3858 28775
Cervino CE 8 5031 33806
Castel Campagnano CE 8 1581 35387
Frasso Telesino BN 9 2318 37705
Moiano BN 9 4094 41799
Santa Maria a Vico CE 9 14022 55821
Maddaloni CE 10 39166 94987
Arienzo CE 10 5365 100352
Caiazzo CE 10 5595 105947
Airola BN 10 8195 114142
Caserta CE 11 76326 190468
Bucciano BN 11 2100 192568
Amorosi BN 11 2797 195365
San Felice a Cancello CE 11 17568 212933
Forchia BN 11 1235 214168
San Nicola la Strada CE 12 22448 236616
Arpaia BN 12 1992 238608
Piana di Monte Verna CE 12 2390 240998
San Marco Evangelista CE 12 6532 247530
Ruviano CE 12 1655 249185
Casagiove CE 12 13651 262836
Puglianello BN 13 1349 264185
Solopaca BN 13 3820 268005
Paolisi BN 13 2072 270077
Recale CE 14 7773 277850
Casapulla CE 14 8628 286478
Telese Terme BN 14 7486 293964
Capodrise CE 15 10094 304058
San Prisco CE 15 12345 316403
Bonea BN 15 1448 317851
San Salvatore Telesino BN 15 3999 321850
Rotondi AV 15 3591 325441
Marcianise CE 15 39803 365244
Curti CE 15 7132 372376
Portico di Caserta CE 15 7802 380178
Tocco Caudio BN 15 1508 381686
Macerata Campania CE 16 10609 392295
Santa Maria Capua Vetere CE 16 32802 425097
Castelvenere BN 16 2562 427659
Cautano BN 16 2044 429703
Campoli del Monte Taburno BN 17 1546 431249
Montesarchio BN 17 13500 444749
Castel di Sasso CE 17 1171 445920
Cervinara AV 17 9658 455578
Roccarainola NA 18 7082 462660
Cicciano NA 18 12906 475566
Alvignano CE 18 4824 480390
Camposano NA 18 5333 485723
Vitulano BN 18 2944 488667
San Tammaro CE 19 5549 494216
Liberi CE 19 1153 495369
Faicchio BN 19 3634 499003
Comiziano NA 19 1814 500817
Pontelatone CE 19 1703 502520
Acerra NA 19 59573 562093
Foglianise BN 19 3385 565478
Bellona CE 19 6053 571531
Tufino NA 20 3776 575307
Cimitile NA 20 7280 582587

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
11 Km a E di Caserta (76326 abitanti)
19 Km a NE di Acerra (59573 abitanti)
24 Km a NE di Afragola (65057 abitanti)
25 Km a NE di Aversa (53047 abitanti)
26 Km a NE di Casoria (77642 abitanti)
28 Km a W di Benevento (60091 abitanti)
29 Km a NE di Giugliano in Campania (122974 abitanti)
32 Km a NE di Marano di Napoli (59874 abitanti)
33 Km a N di Portici (55274 abitanti)
34 Km a NE di Napoli (974074 abitanti)
34 Km a N di Ercolano (53709 abitanti)
36 Km a NW di Avellino (54857 abitanti)
36 Km a N di Torre del Greco (86275 abitanti)
41 Km a N di Scafati (50787 abitanti)
42 Km a NE di Pozzuoli (81661 abitanti)
46 Km a N di Castellammare di Stabia (66466 abitanti)
50 Km a NW di Cava de' Tirreni (53659 abitanti)
54 Km a NW di Salerno (135261 abitanti)
72 Km a NW di Battipaglia (50786 abitanti)
100 Km a W di Foggia (151991 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 1.8 2016-07-29
16:25:30
41.1092 14.4507 8 2016-11-08
11:51:03
Bollettino Sismico Italiano INGV 26699011
Rivista
Rev100
ML 1.8 2016-07-29
16:25:30
41.0927 14.4297 8 2016-07-29
16:46:27
Sala Sismica INGV-Roma 26622301
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-07-29 16:25:30 ± 0.09
Latitudine 41.1092 ± 0.0063
Longitudine 14.4507 ± 0.0060
Profondità (km) 8 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 26699011

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 511
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 491
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 32
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 510.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 87
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.28
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.11781
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.63222
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 17
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 17
Parametri delle magnitudo

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 6
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 26622301
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2016-07-29 16:46:27

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 5
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 26699011
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2016-08-04 12:52:34
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.MODR.HHE. 2016-07-29T16:25:46.54 0.3 undecidable manual S 275 0.4326 50 -0.16 70
IV.SACR.HHZ. 2016-07-29T16:25:44.76 0.6 undecidable manual S 34 0.3462 50 0.63 42
IV.CAFE.HHN. 2016-07-29T16:25:42.66 0.6 undecidable manual P 98 0.5980 50 -0.09 46
IV.PSB1.HHZ. 2016-07-29T16:25:42.79 1.0 undecidable manual S 67 0.2941 103 0.49 22
IV.MCRV.HHN. 2016-07-29T16:25:42.78 0.3 undecidable manual P 121 0.6322 50 -0.56 61
IV.CERA.HHZ. 2016-07-29T16:25:42.88 1.0 undecidable manual P 327 0.5864 50 0.33 22
IV.BSSO.HHE. 2016-07-29T16:25:40.33 0.3 undecidable manual P 14 0.4497 50 0.12 70
IV.PIGN.HHZ. 2016-07-29T16:25:39.55 0.3 undecidable manual S 294 0.2230 107 -0.1 74
IV.MODR.HHE. 2016-07-29T16:25:39.96 0.3 undecidable manual P 275 0.4326 50 0.04 72
IV.VAGA.HHZ. 2016-07-29T16:25:39.07 0.6 undecidable manual P 332 0.3462 50 0.62 42
IV.SACR.HHZ. 2016-07-29T16:25:38.45 0.1 positive manual P 34 0.3462 50 0.01 98
IV.MRB1.HHZ. 2016-07-29T16:25:38.89 0.3 undecidable manual P 88 0.3903 50 -0.3 68
IV.PSB1.HHZ. 2016-07-29T16:25:37.33 0.3 undecidable manual P 67 0.2941 103 -0.05 73
IV.SGG.HHZ. 2016-07-29T16:25:37.61 0.1 undecidable manual P 349 0.2824 104 0.48 90
IV.VVDG.HHE. 2016-07-29T16:25:37.51 1.0 undecidable manual P 184 0.2743 104 0.56 22
IV.VITU.HHZ. 2016-07-29T16:25:36.84 0.6 undecidable manual S 61 0.1538 114 -0.33 47
IV.OVO.HHE. 2016-07-29T16:25:36.88 1.0 undecidable manual P 188 0.2842 104 -0.3 23
IV.PAOL.HHZ. 2016-07-29T16:25:36.39 0.3 undecidable manual S 131 0.1178 120 0.47 69
IV.PTRJ.HHZ. 2016-07-29T16:25:36.33 0.3 undecidable manual P 13 0.2617 105 -0.35 69
IV.PIGN.HHZ. 2016-07-29T16:25:35.66 0.1 positive manual P 294 0.2230 107 -0.19 96
IV.NL9.EHZ. 2016-07-29T16:25:35.76 1.0 undecidable manual P 159 0.2014 109 0.36 23
IV.PAOL.HHZ. 2016-07-29T16:25:33.81 0.1 positive manual P 131 0.1178 120 0.11 100
IV.VITU.HHZ. 2016-07-29T16:25:33.96 0.1 positive manual P 61 0.1538 114 -0.46 92
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.PAOL.HNE. ML:2.1 0.0014449999999999999 0.58 AML other m 2016-07-29T16:25:36.97
IV.PAOL.HHE. ML:2.1 0.00147 0.58 AML other m 2016-07-29T16:25:36.97
IV.PAOL.HHN. ML:2.0 0.001105 1.42 AML other m 2016-07-29T16:25:36.61
IV.PAOL.HNN. ML:2.0 0.001099 0.66 AML other m 2016-07-29T16:25:37.50
IV.PIGN.HHE. ML:1.8 0.000361 0.14 AML other m 2016-07-29T16:25:40.00
IV.PIGN.HHN. ML:1.7 0.000324 0.5 AML other m 2016-07-29T16:25:41.03
IV.PIGN.HNN. ML:1.7 0.0003205 1.24 AML other m 2016-07-29T16:25:41.04
IV.PIGN.HNE. ML:1.7 0.00034199999999999996 1.02 AML other m 2016-07-29T16:25:44.37
IV.PSB1.HHE. ML:1.8 0.0002515 0.88 AML other m 2016-07-29T16:25:47.70
IV.PSB1.HNE. ML:1.8 0.000259 0.82 AML other m 2016-07-29T16:25:47.70
IV.PSB1.HNN. ML:1.5 0.0001545 1.32 AML other m 2016-07-29T16:25:52.31
IV.PSB1.HHN. ML:1.6 0.000163 1.36 AML other m 2016-07-29T16:25:52.33
IV.SGG.HHN. ML:1.9 0.000354 0.42 AML other m 2016-07-29T16:25:51.49
IV.SGG.HHE. ML:1.8 0.000315 0.54 AML other m 2016-07-29T16:25:47.29
IV.VAGA.HHN. ML:1.9 0.00029049999999999996 0.32 AML other m 2016-07-29T16:25:49.51
IV.VAGA.HHE. ML:1.7 0.00017099999999999998 0.76 AML other m 2016-07-29T16:25:51.63
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
Download
Tipo Descrizione Link
QuakeML - small Event, Origin, FocalMechanism Download
QuakeML - full Event, Origin, FocalMechanism, Amplitude, Arrival, Pick, Station Magnitude Download