Terremoto di magnitudo ML 1.6 del 05-08-2016 ore 04:45:48 (Italia) in zona: 5 km W Rivello (PZ)

Un terremoto di magnitudo ML 1.6 è avvenuto nella zona: 5 km W Rivello (PZ), il

  • 05-08-2016 02:45:48 (UTC)
  • 05-08-2016 04:45:48 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 40.1010, 15.7030 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Rivello PZ 5 2767 2767
Torraca SA 6 1263 4030
Lagonegro PZ 6 5584 9614
Sapri SA 7 6770 16384
Nemoli PZ 9 1495 17879
Casaletto Spartano SA 9 1420 19299
Tortorella SA 9 523 19822
Vibonati SA 10 3293 23115
Trecchina PZ 11 2316 25431
Maratea PZ 12 5139 30570
Ispani SA 12 1026 31596
Casalbuono SA 13 1194 32790
Lauria PZ 13 12919 45709
Morigerati SA 13 665 46374
Santa Marina SA 14 3243 49617
Caselle in Pittari SA 16 1956 51573
Montesano sulla Marcellana SA 20 6704 58277
Torre Orsaia SA 20 2118 60395
Buonabitacolo SA 20 2549 62944

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
61 Km a S di Potenza (67122 abitanti)
83 Km a SE di Battipaglia (50786 abitanti)
99 Km a SW di Matera (60436 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 1.6 2016-08-05
02:45:48
40.1012 15.7027 10 2016-11-08
11:54:00
Bollettino Sismico Italiano INGV 26728061
Rivista
Rev100
ML 1.7 2016-08-05
02:45:48
40.0998 15.7002 11 2016-08-05
03:15:10
Sala Sismica INGV-Roma 26709141
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-08-05 02:45:48 ± 0.06
Latitudine 40.1012 ± 0.0036
Longitudine 15.7027 ± 0.0047
Profondità (km) 10 ± 0 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 26728061

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 360
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 353
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 197
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 360.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 104
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 23
Numero di fasi 23
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.21
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.11961
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.75453
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 12
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 12
Parametri delle magnitudo

ML:1.6

Campo Valore
Valore 1.6
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 7
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 26728061
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2016-08-06 17:47:18

ML:1.7

Campo Valore
Valore 1.7
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 8
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 26709141
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2016-08-05 03:15:10
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.MIGL.HHZ. 2016-08-05T02:46:13.79 0.6 undecidable manual S 48 0.7545 50 0.38 41
IV.CET2.HHZ. 2016-08-05T02:46:09.31 0.3 undecidable manual S 161 0.6034 50 0.37 64
IV.CDRU.HHZ. 2016-08-05T02:46:05.90 0.6 undecidable manual S 322 0.4928 50 0.24 45
IV.PTRP.HHZ. 2016-08-05T02:46:05.99 0.6 undecidable manual S 33 0.5009 50 0.09 46
IV.MIGL.HHZ. 2016-08-05T02:46:02.62 0.3 undecidable manual P 48 0.7545 50 -0.2 64
IV.CMPR.HHZ. 2016-08-05T02:46:02.30 1.0 undecidable manual S 306 0.3741 50 0.15 23
IV.CET2.HHZ. 2016-08-05T02:46:00.55 0.3 undecidable manual P 161 0.6034 50 0.31 64
IV.SCHR.EHZ. 2016-08-05T02:45:59.72 0.1 undecidable manual S 71 0.3013 50 -0.27 92
IV.BULG.HHZ. 2016-08-05T02:45:58.36 0.3 undecidable manual S 265 0.2500 50 -0.09 72
IV.PTRP.HHZ. 2016-08-05T02:45:58.80 0.3 undecidable manual P 33 0.5009 50 0.31 66
IV.CDRU.HHZ. 2016-08-05T02:45:57.98 0.1 undecidable manual P 322 0.4928 50 -0.36 87
IV.MCEL.HHZ. 2016-08-05T02:45:57.91 0.3 undecidable manual S 19 0.2365 50 -0.14 72
IV.CMPR.HHZ. 2016-08-05T02:45:56.42 0.6 undecidable manual P 306 0.3741 50 0.1 47
IV.MTSN.HHZ. 2016-08-05T02:45:56.00 0.3 undecidable manual S 13 0.1691 118 0.27 71
MN.CUC.HHZ. 2016-08-05T02:45:54.37 0.3 undecidable manual S 141 0.1376 123 -0.31 71
IV.BULG.HHZ. 2016-08-05T02:45:54.22 0.1 positive manual P 265 0.2500 50 0.04 98
IV.SCHR.EHZ. 2016-08-05T02:45:54.77 0.1 undecidable manual P 71 0.3013 50 -0.3 92
IV.MCEL.HHZ. 2016-08-05T02:45:53.83 0.1 positive manual P 19 0.2365 50 -0.12 96
IV.MGR.HHZ. 2016-08-05T02:45:53.83 0.3 undecidable manual S 288 0.1196 127 -0.29 71
MN.CUC.HHZ. 2016-08-05T02:45:52.03 0.1 undecidable manual P 141 0.1376 123 0.02 100
IV.SIRI.HHZ. 2016-08-05T02:45:52.44 0.1 undecidable manual P 57 0.1493 121 0.21 96
IV.MTSN.HHZ. 2016-08-05T02:45:52.66 0.1 undecidable manual P 13 0.1691 118 0.05 99
IV.MGR.HHZ. 2016-08-05T02:45:51.83 0.1 undecidable manual P 288 0.1196 127 0.15 98
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.BULG.HHN. ML:1.8 0.00035999999999999997 0.22 AML other m 2016-08-05T02:45:58.81
IV.BULG.HHE. ML:1.6 0.00020400000000000003 1.08 AML other m 2016-08-05T02:45:58.85
IV.CET2.HHE. ML:1.6 0.0000722 0.4 AML other m 2016-08-05T02:46:12.22
IV.CET2.HHN. ML:1.7 0.00007785000000000001 1.14 AML other m 2016-08-05T02:46:12.05
MN.CUC.HHN. ML:1.4 0.000254 0.38 AML other m 2016-08-05T02:45:54.84
MN.CUC.HHE. ML:1.5 0.000306 0.82 AML other m 2016-08-05T02:45:55.48
MN.CUC.HNE. ML:1.4 0.0002415 0.82 AML other m 2016-08-05T02:45:55.49
MN.CUC.HNN. ML:1.4 0.00020840000000000002 1.16 AML other m 2016-08-05T02:45:54.84
IV.MCEL.HHE. ML:1.8 0.000356 0.44 AML other m 2016-08-05T02:45:58.15
IV.MCEL.HHN. ML:1.5 0.0001735 0.5 AML other m 2016-08-05T02:45:58.33
IV.MGR.HHE. ML:1.9 0.0008225 0.32 AML other m 2016-08-05T02:45:54.26
IV.MGR.HHN. ML:1.7 0.000536 0.44 AML other m 2016-08-05T02:45:54.13
IV.SCHR.EHN. ML:1.5 0.0001445 1.58 AML other m 2016-08-05T02:45:59.99
IV.SCHR.EHE. ML:1.6 0.00017449999999999999 0.2 AML other m 2016-08-05T02:46:00.79
IV.SIRI.HHE. ML:1.9 0.000671 1.08 AML other m 2016-08-05T02:45:58.03
IV.SIRI.HNE. ML:1.8 0.0006419999999999999 1.06 AML other m 2016-08-05T02:45:57.50
IV.SIRI.HHN. ML:1.7 0.0004145 0.34 AML other m 2016-08-05T02:45:57.30
IV.SIRI.HNN. ML:1.7 0.00040300000000000004 0.34 AML other m 2016-08-05T02:45:57.48
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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