Terremoto di magnitudo ML 1.9 del 13-08-2016 ore 00:40:52 (Italia) in zona: 2 km NW Dinami (VV)

Un terremoto di magnitudo ML 1.9 è avvenuto nella zona: 2 km NW Dinami (VV), il

  • 12-08-2016 22:40:52 (UTC)
  • 13-08-2016 00:40:52 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 38.5450, 16.1350 ad una profondità di 12 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Dinami VV 2 2168 2168
San Pietro di Caridà RC 3 1195 3363
Serrata RC 4 845 4208
Acquaro VV 5 2484 6692
Dasà VV 6 1208 7900
Candidoni RC 6 416 8316
Arena VV 7 1456 9772
Laureana di Borrello RC 8 5174 14946
Francica VV 9 1651 16597
Gerocarne VV 9 2248 18845
Mileto VV 9 6763 25608
Galatro RC 10 1709 27317
Soriano Calabro VV 10 2421 29738
Sorianello VV 10 1176 30914
Feroleto della Chiesa RC 10 1695 32609
San Calogero VV 11 4315 36924
San Gregorio d'Ippona VV 11 2527 39451
San Costantino Calabro VV 11 2239 41690
Ionadi VV 12 4238 45928
Maropati RC 12 1524 47452
Giffone RC 12 1907 49359
Filandari VV 12 1853 51212
Anoia RC 13 2212 53424
Rombiolo VV 13 4569 57993
Pizzoni VV 13 1143 59136
Melicucco RC 14 5101 64237
Vazzano VV 14 1067 65304
Rosarno RC 15 14841 80145
Cinquefrondi RC 15 6539 86684
Stefanaconi VV 15 2494 89178
Limbadi VV 15 3695 92873
Vibo Valentia VV 15 33941 126814
Polistena RC 16 10496 137310
Cessaniti VV 16 3290 140600
Fabrizia VV 16 2195 142795
Mongiana VV 17 740 143535
Sant'Onofrio VV 17 3067 146602
Serra San Bruno VV 17 6734 153336
Filogaso VV 17 1417 154753
Nicotera VV 18 6290 161043
San Giorgio Morgeto RC 18 3058 164101
Zungri VV 18 1976 166077
Vallelonga VV 18 706 166783
San Nicola da Crissa VV 19 1335 168118
Spadola VV 19 825 168943
Maierato VV 19 2188 171131
Brognaturo VV 19 735 171866
Simbario VV 19 966 172832
Nardodipace VV 20 1305 174137

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
51 Km a SW di Lamezia Terme (70714 abitanti)
57 Km a SW di Catanzaro (90612 abitanti)
64 Km a NE di Messina (238439 abitanti)
65 Km a NE di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
84 Km a S di Cosenza (67546 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 1.9 2016-08-12
22:40:52
38.5448 16.1347 12 2016-11-08
11:54:02
Bollettino Sismico Italiano INGV 30056531
Rivista
Rev100
ML 1.8 2016-08-12
22:40:52
38.5438 16.1345 11 2016-08-12
22:48:38
Sala Sismica INGV-Roma 26805261
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-08-12 22:40:52 ± 0.06
Latitudine 38.5448 ± 0.0036
Longitudine 16.1347 ± 0.0057
Profondità (km) 12 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 30056531

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 499
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 161
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 118
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 500.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 125
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 14
Numero di fasi 14
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.16
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.25631
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.71046
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 7
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 7
Parametri delle magnitudo

ML:1.9

Campo Valore
Valore 1.9
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 30056531
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2016-10-10 13:03:11

ML:1.8

Campo Valore
Valore 1.8
Incertezza 0.1
Num. stazioni usate 3
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 26805261
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2016-08-12 22:48:38
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.CAR1.HHZ. 2016-08-12T22:41:16.32 0.6 undecidable manual S 5 0.7105 90 0.21 60
IV.MSRU.HHZ. 2016-08-12T22:41:11.50 0.6 undecidable manual S 240 0.5648 91 -0.3 59
IV.SOI.EHZ. 2016-08-12T22:41:09.11 0.6 undecidable manual S 188 0.4757 91 -0.03 63
IV.MSCL.HHE. 2016-08-12T22:41:06.96 0.6 undecidable manual S 221 0.4128 91 -0.33 60
IV.CAR1.HHZ. 2016-08-12T22:41:06.38 0.3 undecidable manual P 5 0.7105 90 0.21 90
IV.GRI.EHZ. 2016-08-12T22:41:05.37 0.6 undecidable manual S 39 0.3552 91 -0.22 62
MN.CEL.HHE. 2016-08-12T22:41:05.43 0.6 undecidable manual S 214 0.3408 91 0.27 63
IV.MSRU.HHZ. 2016-08-12T22:41:03.53 0.6 undecidable manual P 240 0.5648 91 -0.15 61
IV.PLAC.HHZ. 2016-08-12T22:41:02.71 0.3 undecidable manual S 112 0.2563 92 0.08 99
IV.SOI.EHZ. 2016-08-12T22:41:02.11 0.3 undecidable manual P 188 0.4757 91 -0.04 94
IV.MSCL.HHE. 2016-08-12T22:41:01.24 0.6 undecidable manual P 221 0.4128 91 0.16 64
IV.GRI.EHZ. 2016-08-12T22:40:59.88 0.3 undecidable manual P 39 0.3552 91 -0.21 93
MN.CEL.HHE. 2016-08-12T22:40:59.91 0.3 undecidable manual P 214 0.3408 91 0.06 99
IV.PLAC.HHZ. 2016-08-12T22:40:58.47 0.3 undecidable manual P 112 0.2563 92 0.08 100
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.CAR1.HHE. ML:1.9 0.0001086 0.6 AML other m 2016-08-12T22:41:17.92
IV.CAR1.HHN. ML:1.9 0.0001073 1.06 AML other m 2016-08-12T22:41:17.68
IV.MSRU.HHN. ML:1.9 0.00014485 1.32 AML other m 2016-08-12T22:41:14.77
IV.MSRU.HHE. ML:2.0 0.0001885 0.32 AML other m 2016-08-12T22:41:14.66
IV.PLAC.HHE. ML:1.8 0.00027949999999999996 0.24 AML other m 2016-08-12T22:41:04.25
IV.PLAC.HHN. ML:1.7 0.0002385 0.9 AML other m 2016-08-12T22:41:04.50
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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