Terremoto di magnitudo ML 1.4 del 20-08-2016 ore 05:03:53 (Italia) in zona: Stretto di Messina (Reggio di Calabria, Messina)

Un terremoto di magnitudo ML 1.4 è avvenuto nella zona: Stretto di Messina (Reggio di Calabria, Messina), il

  • 20-08-2016 03:03:53 (UTC)
  • 20-08-2016 05:03:53 (UTC +02:00) ora italiana

con coordinate geografiche (lat, lon) 37.8480, 15.4830 ad una profondità di 10 km.

Il terremoto è stato localizzato da: Bollettino Sismico Italiano INGV.

Ricerca terremoti: Qualsiasi nel raggio di 30 km

I valori delle coordinate ipocentrali e della magnitudo rappresentano la migliore stima con i dati a disposizione. Eventuali nuovi dati o analisi potrebbero far variare tali stime.

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Comuni entro 20 km dall'epicentro

Le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).
Comune Prov Dist Pop Cum Pop
Sant'Alessio Siculo ME 14 1554 1554
Santa Teresa di Riva ME 15 9377 10931
Forza d'Agrò ME 15 911 11842
Furci Siculo ME 16 3382 15224
Letojanni ME 16 2861 18085
Roccalumera ME 16 4141 22226
Nizza di Sicilia ME 17 3667 25893
Taormina ME 18 10960 36853
Savoca ME 18 1732 38585
Gallodoro ME 18 367 38952
Giardini-Naxos ME 18 9415 48367
Castelmola ME 18 1088 49455
Alì Terme ME 18 2539 51994
Casalvecchio Siculo ME 19 842 52836
Pagliara ME 19 1170 54006
Mongiuffi Melia ME 19 600 54606

Città più vicine con almeno 50000 abitanti

Il terremoto è stato localizzato
32 Km a SW di Reggio di Calabria (183035 abitanti)
38 Km a NE di Acireale (52622 abitanti)
39 Km a S di Messina (238439 abitanti)
52 Km a NE di Catania (314555 abitanti)
89 Km a N di Siracusa (122291 abitanti)
Sismicità recente e storica

Queste mappe mostrano l'attività sismica della zona in diversi intervalli temporali, precedenti all’evento sismico a cui si riferiscono. Per quel che riguarda le prime due mappe, i dati riportati provengono dalle analisi effettuate in tempo reale dal personale delle Sale Operative dell'INGV subito dopo ogni terremoto. La terza mappa mostra i dati dal 1985 alla data del terremoto: le localizzazioni sono riviste dagli analisti sismologi del Bollettino Sismico Italiano dell'INGV. I parametri della localizzazione (coordinate ipocentrali e magnitudo) sono la migliore stima possibile con i dati a disposizione dell’INGV, ma sono costantemente aggiornati in funzione di ulteriori dati che si rendano disponibili. I parametri della localizzazione e della magnitudo, successivamente rivisti dagli analisti sismologi, possono variare.

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 3 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 0.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, nelle 72 ore precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

I terremoti dei 90 giorni precedenti l'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 2.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi, confinanti nei 90 giorni precedenti questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

I terremoti dal 1985 alla data dell'evento

In questa mappa sono riportati gli epicentri dei terremoti con magnitudo ≥ 3.0, localizzati utilizzando i dati i registrati dalla Rete Sismica Nazionale e da altre reti in regime di collaborazione sia in Italia che nei Paesi confinanti, dal 1985 alla data di questo evento. La grandezza del cerchio indica le diverse classi di magnitudo. I colori indicano i differenti intervalli temporali che precedono l'evento sismico. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
I terremoti dall'anno 1000 al 2019

I terremoti dall'anno 1000 al 2019

In questa mappa sono riportati i terremoti del catalogo storico CPTI15 (Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, v4.0, https://doi.org/10.13127/cpti/cpti15.4). La grandezza del quadrato indica le diverse classi di magnitudo. Fornisce dati parametrici omogenei, sia macrosismici, sia strumentali, relativi ai terremoti con intensità massima ≥ 5 o magnitudo ≥ 4.0 d'interesse per l'Italia nella finestra temporale 1000-2020. Per gli eventi di magnitudo stimata ≥ 6.0 è indicato l'anno in cui è avvenuto il terremoto. La stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Pericolosità sismica

Con pericolosità sismica si intende lo scuotimento del suolo atteso in un sito a causa di un terremoto. Essendo prevalentemente un’analisi di tipo probabilistico, si può definire un certo scuotimento solo associato alla probabilità di accadimento nel prossimo futuro. Non si tratta pertanto di previsione deterministica dei terremoti, obiettivo lungi dal poter essere raggiunto ancora in tutto il mondo, né del massimo terremoto possibile in un’area, in quanto il terremoto massimo ha comunque probabilità di verificarsi molto basse.

Nel 2004 è stata rilasciata questa mappa della pericolosità sismica (http://zonesismiche.mi.ingv.it) che fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale (GdL MPS, 2004; rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b) è espressa in termini di accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005).

I colori indicano i diversi valori di accelerazione del terreno che hanno una probabilità del 10% di essere superati in 50 anni. Indicativamente i colori associati ad accelerazioni più basse indicano zone meno pericolose, dove la frequenza di terremoti più forti è minore rispetto a quelle più pericolose, ma questo non significa che non possano verificarsi.

Mappa di pericolosità sismica

Mappa di pericolosità sismica

In questa mappa è riportato un particolare del modello di pericolosità sismica del territorio nazionale e la stella bianca e nera è l’epicentro del terremoto avvenuto.
Mappe di scuotimento
Mappa del risentimento sismico
Cronologia delle localizzazioni calcolate
Tipo Magnitudo Tempo origine (UTC) Latitudine Longitudine Profondità (km) Ora pubblicazione (UTC) Autore ID Localizzazione
Bollettino
Rev1000
ML 1.4 2016-08-20
03:03:53
37.8477 15.4833 10 2016-11-08
11:54:00
Bollettino Sismico Italiano INGV 26941021
Rivista
Rev100
ML 1.5 2016-08-20
03:03:53
37.8798 15.4433 29 2016-08-20
03:15:17
Sala Sismica INGV-Roma 26898461
Localizzazione e magnitudo preferite finora.
Parametri della localizzazione preferita

Localizzazione

Campo Valore
Tempo (UTC) 2016-08-20 03:03:53 ± 0.13
Latitudine 37.8477 ± 0.0027
Longitudine 15.4833 ± 0.0057
Profondità (km) 10 ± 1 (from location)
Metodo di valutazione manual
Stato della valutazione reviewed
Versione 1000 -> BULLETIN-INGV
Tipo di evento earthquake
ID localizzazione 26941021

Incertezze

Campo Valore
Tipo di incertezza uncertainty ellipse
Semi-asse maggiore dell'ellisse di confidenza (metri) 451
Semi-asse minore dell'ellisse di confidenza (metri) 285
azimuth dell’asse maggiore dell’ellisse di confidenza (gradi) 101
Regione di confidenza sul piano orizzontale espressa mediante singolo valore di incertezza (metri) 450.0
Livello di confidenza dell'incertezza (%) 68

Qualità

Campo Valore
Maggiore gap azimutale nella distribuzione delle stazioni all'epicentro 142
Numero di fasi associato indipendentemente se utilizzate nella localizzazione (determinazione dell'Origin) 18
Numero di fasi 18
Scarto quadratico medio dei residui di tempo risultanti dal calcolo del tempo origine (Origin) della localizzazione (sec) 0.18
Distanza epicentrale della stazione piu' vicina (gradi) 0.23292
Distanza epicentrale della stazione piu’ lontana (gradi) 0.90022
Numero di stazioni in cui l’evento e’ stato osservato 9
Numero di stazioni usate nel calcolo dell'Origin 9
Parametri delle magnitudo

ML:1.4

Campo Valore
Valore 1.4
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 26941021
Agenzia INGV
Autore Bollettino Sismico Italiano INGV
Tempo di creazione (UTC) 2016-10-25 06:09:07

ML:1.5

Campo Valore
Valore 1.5
Incertezza 0.2
Num. stazioni usate 4
Tipo di magnitudo ML
Localizzazione di riferimento 26898461
Agenzia INGV
Autore Sala Sismica INGV-Roma
Tempo di creazione (UTC) 2016-08-20 03:15:17
Tempi di arrivo
SCNL Time Uncertainty Polarity Evaluation_mode Phase Azimuth Distance Takeoff_angle Residual Weight
IV.MEU.SHE. 2016-08-20T03:04:23.38 1.0 undecidable manual S 215 0.9002 50 0.17 23
IV.SSY.HHZ. 2016-08-20T03:04:19.23 0.3 undecidable manual S 205 0.7617 50 0.11 70
IV.HLNI.HHZ. 2016-08-20T03:04:17.37 0.6 undecidable manual S 224 0.6952 50 0.24 47
IV.IVPL.HHE. 2016-08-20T03:04:16.22 0.1 undecidable manual S 323 0.6601 50 0.12 95
IV.SOI.EHE. 2016-08-20T03:04:11.45 0.6 undecidable manual S 63 0.5027 50 0 49
IV.MEU.SHE. 2016-08-20T03:04:10.95 0.1 undecidable manual P 215 0.9002 50 0.15 88
IV.MILZ.HHE. 2016-08-20T03:04:10.21 0.6 undecidable manual S 335 0.4676 50 -0.19 48
IV.MSRU.HHZ. 2016-08-20T03:04:09.19 0.3 undecidable manual S 3 0.4164 50 0.31 72
IV.SSY.HHZ. 2016-08-20T03:04:08.31 0.1 positive manual P 205 0.7617 50 -0.13 92
IV.HLNI.HHZ. 2016-08-20T03:04:07.00 0.1 negative manual P 224 0.6952 50 -0.29 90
IV.IVPL.HHE. 2016-08-20T03:04:06.36 0.1 negative manual P 323 0.6601 50 -0.33 91
IV.MPNC.HHE. 2016-08-20T03:04:05.92 0.6 undecidable manual S 341 0.3157 50 0.02 51
IV.SOI.EHE. 2016-08-20T03:04:04.15 0.1 negative manual P 63 0.5027 50 0.14 95
IV.AIO.HHZ. 2016-08-20T03:04:03.60 0.6 undecidable manual S 302 0.2329 50 0.16 47
IV.MILZ.HHE. 2016-08-20T03:04:03.35 0.1 undecidable manual P 335 0.4676 50 -0.05 100
IV.MSRU.HHZ. 2016-08-20T03:04:02.51 0.1 positive manual P 3 0.4164 50 -0.01 100
IV.MPNC.HHE. 2016-08-20T03:04:00.56 0.1 negative manual P 341 0.3157 50 -0.24 99
IV.AIO.HHZ. 2016-08-20T03:03:59.71 0.6 undecidable manual P 302 0.2329 50 0.33 45
Ampiezza e Magnitudo per ciascuna stazione
SCNL mag Generic_amplitude Period Type Category Unit Time_window_reference
IV.AIO.HHE. ML:1.2 0.00009939999999999999 0.22 AML other m 2016-08-20T03:04:04.95
IV.AIO.HHN. ML:1.3 0.0001095 0.18 AML other m 2016-08-20T03:04:05.06
IV.HLNI.HHE. ML:1.5 0.00004675 0.1 AML other m 2016-08-20T03:04:18.35
IV.HLNI.HHN. ML:1.3 0.00003235000000000001 1.4 AML other m 2016-08-20T03:04:19.10
IV.MSRU.HHN. ML:1.3 0.0000597 0.96 AML other m 2016-08-20T03:04:10.28
IV.MSRU.HHE. ML:1.3 0.000059499999999999996 0.38 AML other m 2016-08-20T03:04:10.54
IV.SSY.HHE. ML:1.7 0.0000633 1.08 AML other m 2016-08-20T03:04:20.96
IV.SSY.HHN. ML:2.0 0.0001265 0.66 AML other m 2016-08-20T03:04:21.71
TDMT - Time Domain Moment Tensor
Meccanismi di sorgente sismica nell'area
Meccanismi di sorgente sismica

Meccanismi di sorgente sismica

In questa mappa sono riportate i meccanismi di sorgente sismica dei terremoti dal 1977 alla data di questo evento. I tensori momento in rosso sono ottenuti con la tecnica del Regional Centroid Moment Tensor (RCMT, http://www.bo.ingv.it/RCMT; https://doi.org/10.13127/rcmt/euromed) e vengono calcolati per eventi sismici di magnitudo maggiore di 4.5 nella regione euro-mediterranea. Talvolta, se la disponibilità dei dati lo permette vengono calcolati anche per eventi di magnitudo inferiore, fino a 4.0. I tensori momento in grigio sono calcolati con la tecnica del Time Domain Moment Tensor (TDMT, /tdmt) per terremoti di magnitudo maggiore di 3.2, quando i dati lo permettono. La dimensione dei simboli è proporzionale alla magnitudo momento Mw dell’evento.
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